A parte per l'incantevole Jonathan Rhys Meyers, coi suoi occhi verdi e il suo savoir faire; a parte perché la regia è di Woody Allen, a mio parere genio indiscusso della cinematografia e degli aforismi; a parte per la presenza della Marilyn moderna Scarlett Johansson, attrice indiscussamente brava; a parte perché è girato a Londra, una delle mie città europee preferite; a parte questo smisurato elenco di motivi, Match Point è uno dei miei film preferiti. L'ho già visto tre volte, e lo guarderei volentieri una quarta. Solitamente non mi sbilancio mai per un film: visto una volta mi basta. Match Point invece è come una scatola di cioccolatini al peperoncino: uno tira l'altro, non importa quanto poi la lingua bruci, ma il gusto che lascia in bocca è l'importante. E ogni volta che lo guardo ne traggo conclusioni nuove. Delle filosofie di vita, per intendersi: il film è dissacrante, mostra tutta l'ipocrisia e l'egoismo di cui la società di oggi è capace. È guardare in uno specchio e vedere che ci è spuntato un brufolo enorme in fronte, che non possiamo togliere, ma solo mascherare con del fondotinta, per poco tempo però. Più ci penso, e più condivido il leitmotiv della pellicola in questione:
Nella vita non conta il talento, conta solo la fortuna.
Cinica. Icastica. Dissacarante. Chiamatemi come volete, ma secondo me Woody, coi suoi occhialoni pesanti a fondo di bicchiere, ha capito tutto. In realtà già gli antichi Greci erano un pezzo avanti, mica tanto per la democrazia, i poemi e le acropoli, quanto per la divinità che adoravano più di ogni altra Era o Atene: la Tyche. Questa era proprio la personificazione della nostra Fortuna. Se una città cadeva in guerra o in carestia, era perché la Tyche aveva voluto così. Le stesse divinità avevano sicuramente più poteri degli esseri umani, ma dipendevano sempre dal vincolo della Tyche: la Sorte, insomma, era qualcosa a cui non si poteva andare contro, eroi e titani inclusi. Per esempio, se troviamo subito il parcheggio per l'auto in centro a Milano, non lo dobbiamo mica al servo sterzo, bensì alla fortuna. "Così però è riduttivo", obietterete voi. "Il talento conta eccome, la vita non è mica una partita di tennis", già mi sembra di sentire le vostre parole, inaciditi dalle parole di questa tartina che non ha capito niente di niente. Mi spiego meglio, allora. Mettiamo caso che uno studente si trovi ad affrontare un esame molto impegnativo e complicato. Mettiamo anche che lo studente non solo sia personalmente dotato, ma che si impegni e si dia da fare costantemente. Lo studente, che chiameremo per comodità Ildebrando, la mattina dell'esame si sveglia, pronto ad affrontarlo, conscio di aver studiato il più possibile. È un test a domande aperte. Vuoi per l'ansia, vuoi perché succede a tutti, Ildebrando ha un vuoto di memoria, e non si ricorda come riescano i catalizzatori ad abbassare l'energia di attivazione di una reazione cineticamente sfavorita. Il povero Ildebrando pensa anche che, in un programma così vasto, è quasi impossibile che gli capiti proprio quella domanda, che sarebbe proprio Sfortunato, per quanto si è dato da fare. E invece, ecco che all'esercizio numero 5, spunta la domanda: "Spiega in che modo agiscono i catalizzatori". Ildebrando si dispera, cerca di ricordarsi, ma l'agitazione prevale su di lui, non riuscendo a farlo ragionare bene. Eppure si ricorda il disegno, il numero della pagina del libro, ma non gli sovviene la risposta. Ildebrando scrive qualche parola dettata dal buon senso e dalle altre conoscenze nella chimica inorganica, ma questa domanda gli costerà il 30, se non il 28 agognati e meritati. Questo per farvi capire che la fortuna va sopra il talento: Ildebrando oggi è un chimico affermato, talentuoso e geniale, sta per fare una scoperta che ci rivoluzionerà la vita, ma in quella precisa occasione è stato proprio sfortunato. A mio parere, lo stesso fatto di avere del talento, è dettato dalla fortuna. Il semplice talento non può bastare. Metti un uomo talentuoso, con delle capacità fuori dalla norma; se non è baciato dalla Fortuna perché in quel preciso momento aveva l'alitosi ed è nato in una famiglia che, per esempio, non può permettersi di pagargli gli studi, rimarrà un uomo talentuoso con un lavoro comune, mentre potrebbe mettere al servizio degli altri e della società la sua particolare attitudine per qualcosa (che sia nel campo dell'ingegneria aerospaziale, che sia nel campo di fragole). Per concludere, la vita è un concentrato, di cui il 90% è Succo della Fortuna, e il 10% Passato di Talento.
Quando la pallina colpisce la rete, bisogna solo sperare che non cada all'indietro, ma che la oltrepassi, e la vittoria è assicurata.
Sentitevi fortunati, perché oggi ho deciso di postare un secondo piatto. Evento per me, cuoca dedita a dolci, sfizi e primi piatti, piuttosto insolito.
Spiedini di carne
Ingredienti (per 6 spiedini)
2 hg petto di pollo
2hg petto di tacchino
4 salsicce
75 g pangrattato
rosmarino, salvia, prezzemolo
sale
aceto
olio
bastoncini per spiedi
Procedimento
Preparare un impasto unendo al pangrattato un rametto di rosmarino, qualche foglia di salvia e un mazzetto di prezzemolo tritati finemente. Aggiungere un po' di aceto e di olio e amalgamare.
Tagliare i petti di pollo e di tacchino a bocconcini, salare e pepare quanto basta. Spellare le salsicce e realizzare delle palline, condendo con poco sale. Passare i tre tipi di carne nell'impasto di erbette precedentemente preparato, avendo cura di premere leggermente per farlo aderire meglio.
Infilzare i bocconcini nello spiedino di legno, infine far cuocere nella griglia già calda per circa mezz'ora, o fino a che saranno dorati (dipende dalla griglia usata.)
sabato 28 marzo 2009
Dritto e rovescio, dritto e rovescio, dritto e...
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10 commenti:
M'hai fatto venire l'ansia ...e meno male che chimica inorganica è solo un ricordo! Ma parliamo di cose piacevoli:) gli spiedini....mooolto stuzzicanti! kiss
Ok... Devo vedere "Match Point". Mi hai fatto venire voglia... Finisco di studiare e salto in macchina direzione Blockbuster!
In quanto agli spiedini sarebbero perfetti per accompagnare il mio dvd di stasera...
Buona serata!
Io sono una "riguardatrice" di film. e Woody Allen è uno dei miei registi/interpreti preferiti. proprio ieri stavo riguardando "Scoop". Anche questo con Scarlett Johansson. Il "metodo pneumonico" per ricordare le cose del mago Splendini/Allen, forse potrebbe essere utile all'università. (eheheh!). Se non lo hai visto te lo consiglio, tira su il morale!
per quel che riguarda l'unica domanda "proprioquellamidovevacapitare" è colpa della legge di Murphy :)))
non prendertela!
Ciao e buon w.e.
spiedini sfiziosi!! il film è piaciuto da morire anche a me e mio marito....in effetti di questi tempi non è il talento ma la fortuna la vera motrice!
buon week end
sono bellissimi!!
non so come mai ma gli spiedini li associo all'estate forse perchè mi ricordano le grigliate in giardino..ahhh che meraviglia!! bacini!!
Il nonno di una mia amica, che ne aveva beneficiato di persona, diceva: "talento? bravura? culo! ...e un buon matrimonio!"
gli ultimi film di Woody li riguarderei a ciclo continuo, hanno molto di commedia/tragedia greca, sono veloci ed efficaci.
Anche questi spiedini sono veloci ed efficaci, perfetti per un pranzo all'aperto (mica con una giornata così, però!). Buona domenica :D
@Maya: Scienziata pure tu? Grazie :D
@Carol: Lo devi vedere assolutamente! Poi dimmi se ti è piaciuto... ;)
@eli: Sì, anche "Scoop" mi è piaciuto un sacco! Poi Woody ha quell'umorismo a cui è impossibile sottrarsi! Scarlett invece è diventata la sua "musa" [mica male, se l'è scelta!].
Comunque Ildebrando non sono io :) Mi è capitata una domanda sul legame a ponte di idrogeno ed ho risposto correttamente :P eheh
Sì, la legge di Murphy è dura e spietata.
@paola: Quasi tutti quelli che lo hanno visto concordano con noi :D
Grazie, anche a te!
@Sara: Sì, hai ragioneee! In una bella grigliata all'aperto questi ci starebbero proprio bene :P
Grazie, cara, bacetti*
@elisabetta: Il nonno della tua amica era un saggio. Sì, hai ragione per quanto riguarda gli ultimi film Alleniani :D Però ammetti che pellicole come "Provaci ancora, Sam" e "Prendi i soldi e scappa" sono delle perle della cinematografia! Ogni volta che li guardo rido fino alle lacrime!
Grazie, buona domenica anche a te :*
Concordo in pieno su tutto il discorso della fortuna, cara tartina. Qualcuno diceva anche che la vita è una roulette russa...beh, come dargli torto.
Gli spiedini mi ispirano moltissimo :D
Ps: mi pare che oltre ad un'ottima chef, siamo anche in presenza di una scrittrice talentuosa!
Con affetto,
La tua Cavia.
@Cavia: Bella anche questa, di metafora!
E grazie per i complimenti, dear, ho piacere che tu mi legga e... assaggi! ;)
Baci
Per l'assaggio quando vuoi!
Con affetto,
la tua Cavia.
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