martedì 24 febbraio 2009

Compagni di Merende (e di studio)



Posso dire con una certa soddisfazione e con un certo sollievo che oggi si è conclusa la prima sessione di esami del primo semestre, almeno per quanto mi riguarda. Almeno fino al 9 marzo mi aspettano giorni di meritato relax, con relativo tempo da dedicare al blog annesso. Fino ad ora le mie giornate sono trascorse, o meglio si sono trascinate, o ancora sono state consumate perennemente immersa nei libri. La sveglia presto la mattina, quel senso del dovere che mi spingeva a chinare la testa su quelle dense pagine fino all'ora di pranzo, a orario continuato come un serio lavoratore stachanovista. L'unico lusso che mi concedevo - anche per forze di causa maggiore, quali lo stomaco brontolante e dei fastidiosi luccichini agli occhi - era la Pausa di Metà Mattina. Attesa e sospirata, non deludeva mai. Per prima cosa afferravo due belle arance e mi facevo una spremuta (e ricordate, deve essere consumata subito, altrimenti perde le sue proprietà! Inutile e neanche tanto premuroso lo sforzo di quelle madri che la preparano la sera prima ai figli "per colazione, perché fa bene"). Poi facevo scivolare furtiva la mano verso il sacchettino sul mobile della cucina. E poi beh, poi estraevo Lei. La Ciaccina con l'Uva. Bassa, morbida, ricca di uvette - e pensare che da piccola le detestavo, le uvette! Un sorso di spremuta e un morso alla ciaccina e la pausa era già finita, ma almeno quei cinque minuti erano stati estremamente piacevoli. A quel punto potevo ritornare al mio daffare, sperando che tutto finisse presto. È arrivato quel momento, stappiamo lo champagne e brindiamo. Ma prima la ricetta, come darvi torto?

Ciaccina con l'uva

Ingredienti (per una teglia rotonda del diametro di 32 cm)

40 ml latte + 80 g acqua
12 g lievito di birra fresco
250 g uvetta sultanina
500 g acqua
farina q.b.

Procedimento

Per prima cosa, mettere a bollire i 500 g di acqua. Quando questa avrà raggiunto l'ebollizione, farvi rinvenire l'uvetta sultanina per almeno 3-4 minuti; trascorso questo tempo, tirare fuori l'uvetta e assorbirne l'acqua con della carta scottex. Mescolare i 40 ml di latte e gli 80 g di acqua, fare intiepidire l'emulsione ottenuta, quindi sciogliervi bene il lievito di birra. Mettere un pugno di farina in una terrina, ed aggiungere a poco a poco l'emulsione, girando il composto con una forchetta. A questo punto, aggiungere ancora farina, quanto basta affinché il liquido la assorbisca tutta, e il composto diventi più sodo e difficile da lavorare con la forchetta (circa 200 g, ma dipende dalla capacità di assorbimento!) Quindi, mettere un pugno di farina sulla spianatoia e adagiarvi il composto; lavorarlo per almeno 10 minuti, fino ad ottenere una palla liscia ed elastica (se occorre, aggiungere ulteriore farina). Aprire la palla con le dita e gettarvi le uvette insieme ad un pugno di farina, poi lavorare il composto per poco, fino a quando le uvette non saranno ben amalgamate e distribuite in modo omogeneo.
Su un foglio di carta da forno delle dimensioni della teglia, stendere la pasta servendosi del mattarello, poi porla sulla teglia stessa e lasciarla lievitare in luogo tiepido per almeno 2 ore e mezzo (io metto sempre tutto a lievitare dentro il forno, senza utilizzare cellophane o panni di sorta). Trascorso questo tempo, infornare in forno (ventilato o statico, è lo stesso) preriscaldato a 225° per 10 minuti da un lato e 4 dall'altro. Sfornare e lasciare intiepidire.
Quindi, tagliare delle piccole losanghe. Quando si sarà freddata, porla in un sacchettino di plastica (perfetti quelli per il congelatore): in questo si potrà conservare per giorni, mantenendosi morbida.

A questo punto è a vostro uso e discrezione. È ottima con il tè delle cinque (anche zuppata), con la spremuta, appunto, oppure accompagnata da noci (si crea una sorta di Pan co' Santi fac-simile alquanto gradevole).
Attenzione, crea dipendenza.

Piesse: buon ultimo di Carnevale a tutti! Personalmente, non è tra le mie feste preferite, e gli stessi dolci carnevaleschi non mi fanno proprio impazzire, ecco perché vi propongo questo cavallo di battaglia tramandato da madre a figlia :)

15 commenti:

77mele ha detto...

Sfiziosa questa ricetta ideale per accompagare il mio thè verde della pausa pomeridiana,
Un Bacione ,Mela.

G ha detto...

complimenti una ricetta molto originale, non conoscevo il blog è molto piacevole

tartina ha detto...

@77mele: Ma sai che anch'io, come te, ogni pomeriggio bevo il mio tazzone di tè verde? :) Eh sì, questa è veramente perfetta per accompagnarlo.

@Gunther: grazie mille! In realtà è nato da poco, questo è solo il secondo post ;)

Serena ha detto...

E fai bene!!! Nemmeno io amo i dolci carnevaleschi, mentre la ciaccia con l'uva mi piace moltissimo! Perfetta la spremuta per fare il pieno di vitamine, devo riprendere anch'io questa abitudine!!!

paola ha detto...

Ciao Tartina! Goditi il tuo strameritato riposo e allietaci con qualche ricettina sfiziosa!
Il tazzone di tè del pomeriggio è un rito guai rinunciarvi e se ad accompagnarlo ci sono dolcetti buoni come questi....buona giornta a presto

tartina ha detto...

@Onde99: Ma quanto sarà buona? Poi questa è anche light :)
Guarda, si parla del diavolo e spuntano le corna. Ho appena terminato un bicchierone di spremuta di arance rosse. Il raffreddore viene lo stesso, ma con meno frequenza e intensità :D eheh

@paola: Volentierissimo!
Concordo, il tè delle cinque è un rito a cui non si può rinunciare. E fa così british!

Fiordilatte ha detto...

Da domani dovrebbe iniziare anche il mio di meritato riposo ^__^ almeno fino al 30 marzo, data del prossimo esame :P
Sai che questa ciaccia è un'ottima idea per smaltire le uvette? a me non piacciono (eh si sempre detestate sin da piccola) ma alla famiglia siiii :)

Carolina ha detto...

Posso venire a fare merenda da te oggi? A che ora ci vediamo? Così potrò assaggiare quelle delizie...
Buon pomeriggio e a presto cara tartina!

tartina ha detto...

@Fiordilatte: questi esami! T_T
Ti esauriscono, davvero. Le mie lezioni ricominceranno il 9, invece. Sarò impegnata dal lunedì al venerdì, che strazio!
Sìsì, provala dai, almeno mi dici che te ne pare! Io ho imparato ad amare le uvette grazie a questa ciaccina, per esempio :)

@Carolina: volentieri, cara. Anche se di ciaccia ne è rimasta solo un pezzettino... Ahah
Ti aspetto per il tè delle cinque, ovviamente u.u
Grazie, buon pomeriggio anche a te!:*

Unknown ha detto...

Complimenti per il blog...buon relax allora!!!
baci
vale

ღ Sara ღ ha detto...

ti capisco benissimo!!!!! la mia sessione si è conclusa prima...agli inizi di febbraio e la prossima è a marzo, per fortuna! pensa che mi ritrovavo la sera alle 23 a spignattare, dopo una giornata di biblioteca e studio!! è più forte di me!! la cucina mi rilassa troppo!!

che delizia questa ciaccina!! non la conoscevo!!! bravissima! grazie per la visita, se ti va ti aggiungo ai miei link :)

baci!!

Unknown ha detto...

Evvai con il buon meritato riposo:)
L'hai descritta così bene questa pausa di metà mattina che mi sembra di vederti:)
P.s. Anch'io detestavo l'uvetta, è uno dei motivi per cui non mangio il panettone, l'altro sono i canditi, ma quelli non mi piacciono tutt'ora:/

Mi segno la ricettuzza;)

Snooky doodle ha detto...

bella merendina :)

tartina ha detto...

@v@le: grazie :) sì, ci vuole davvero!

@Sara: davvero? Aggiungo il tuo link anch'io. Per ora ne ho messi solo pochi perché ci devo prendere ancora un po' la mano :] eheh
Io come te, la cucina è davvero rilassante. Fosse per me riempirei la casa di cose buone da mangiare, ma il problema è che siamo solo in 3, quindi mi devo moderare xD

@sweetcook: diciamo allora che il panettone non è proprio tra i tuoi dolci preferiti!
Segnatela e falla quanto prima, è veloce e non ti deluderà ;)
[sembra uno spot pubblicitario]

@Snooky doodle: concordo, concordo pienamente!

Anonimo ha detto...

Questa sì che è un'ottima merenda/spuntino! Grazie di avermela fatta scoprire e apprezzare.

Con affetto,
la tua Cavia.