mercoledì 20 gennaio 2010

Il lupo perde il pelo... - Spirali di sfoglia allo speck


Spirali di sfoglia allo speck, originally uploaded by la tartina.

C'è un confine sottilissimo che separa abitudine, vizio e dipendenza. I limiti che si interpongono tra questi tre concetti che definiscono la climax ascendente verso il male, sono assai sfumati e indefiniti. La parola abitudine deriva dal latino habitudo, e va ad indicare letteralmente una struttura fisica o morale: è infatti un comportamento che assumiamo come automatico in seguito al suo ripetersi nel corso delle nostre esperienze, del nostro vissuto. Per esempio, è un'abitudine entrare dentro l'automobile ed allacciarsi la cintura di sicurezza, senza pensarci. Oppure bere un bicchiere d'acqua appena alzati. Le abitudini possono essere le più disparate; tuttavia, quando assumono connotati negativi, sfociano nel vizio, termine che va effettivamente ad indicare un'abitudine scorretta, maligna. Entrare in un circolo vizioso significa prendere la consuetudine a fare qualcosa di sbagliato, che sappiamo essere sbagliato, ma che ormai facciamo meccanicamente. Quando poi non possiamo fare a meno di quel preciso circolo vizioso in cui siamo entrati, scatta la dipendenza, e allora uscirne fuori è praticamente impossibile. Prendiamo l'alcol, il fumo o il gioco. Una volta che è diventata un'abitudine quella di bere svariate bottiglie tra vino e birra al giorno, quella di consumare circa tre pacchetti di sigarette al giorno, quella di puntare i nostri beni più cari di fronte ad un tavolo da poker, assicurando così un viaggio diretto per la Via del Lastrico, neanche la più grande forza di volontà potrebbe essere d'aiuto. Uscire da una dipendenza è forse una delle prove più difficili, e molte volte non è possibile farcela da soli. Per quanto mi riguarda, vado fiera del fatto di non aver iniziato a fumare: ho provato ad aspirare quel catrame pieno di nicotina e sostanze tossiche, ma proprio no, non fa per me. Innanzitutto non è per niente piacevole, in secondo luogo, l'immagine di due polmoni rovinati dal fumo eccessivo funzionò in me da detrattrice. Il guadagno in salute è certo e, oltretutto, vi è anche un bel risparmio economico. In seconda media, conducendo delle ricerche per il giornalino scolastico sugli effetti nocivi del fumo, riuscii addirittura a far smettere di fumare i miei genitori. Quello è stato uno dei traguardi più soddisfacenti che abbia mai raggiunto: adesso in casa nostra anche solo il fumo passivo (che molti sostengono essere anche più dannoso di quello attivo!) riesce a dare una nota di insopportabile disturbo. Tuttavia, la varietà di vizi che offre il mondo odierno è vasta quanto un campionario di stoffe in merceria. Nascono dipendenze che mai avremmo immaginato potessero esistere. Come quella da caffeina, sostanza facilmente reperibile in caffè, tè, Coca-Cola e bevande energetiche: questa provoca disturbi come ansia, insonnia, flessione dell'umore, confusione mentale e suscettibilità. Oppure la Internet Addiction Disorder (IAD), frutto esclusivamente del nostro tempo, di portatili, PC e palmari. La Internet dipendenza è sempre più diffusa: addirittura negli Stati Uniti ci sono dei veri e propri centri di disintossicamento.La prima spia di allarme si accende quando nel corso della giornata si ripetono continuamente le stesse azioni: controllo della posta elettronica più volte al giorno, troppo tempo passato in chat oppure ricerca di programmi e strumenti per comunicare online sempre più innovativi; la seconda tappa è definita tossicofilia ed è caratterizzata da un tempo sempre maggiore trascorso on-line, anche durante l’orario lavorativo, a scapito di ore di sonno e con un crescente senso di disagio e sofferenza quando si è scollegati, una sensazione del tutto paragonabile a quella dell’astinenza; infine si raggiunge lo stato di tossicomania quando ormai l’ossessione della rete compromette i rapporti interpersonali, quelli scolastico-lavorativi e porta ad un isolamento sociale. E non sono esclusivamente i giovani ad essere colpiti da questo terribile disturbo: ovviamente prevenire è sempre meglio che curare. Le ore consentite davanti al computer sono tre al giorno (io stessa ci trascorro più tempo!), da intervallare con altre attività che esulino dallo stare seduti di fronte ad un monitor. Inquietante è come per alcuni la vita virtuale possa sostituire la vita normale: come rimanere ammaliati da uno smile piuttosto che da un sorriso vero e proprio?

Al posto delle sigarette, vi consiglio invece questi sigari, snack che ho ripreso dal blog Fior di Frolla di Camomilla, gustosi e soddisfacenti per un antipasto o un aperitivo. Attenzione però... creano dipendenza!


Spirali di sfoglia allo speck

Ingredienti per 8 persone

2 dischi di pasta sfoglia fresca già pronta
50 g circa di speck a fette
½ cucchiaino di semi di finocchio
50 g di parmigiano reggiano grattugiato
1 uovo

Procedimento

In un piatto fondo sgusciare l’uovo, sbattendolo con una forchetta e tritare i semi di finocchio nel mixer (o al coltello). Srotolare i due dischi di pasta sfoglia e spennellarli, da un solo lato, con l’uovo sbattuto, quindi disporre sopra ad uno di essi lo speck a fettine e spolverizzare uniformamente con il parmigiano grattugiato e i semi di finocchio. Coprire con il secondo disco tenendo la parte spennellata verso il basso, farlo combaciare perfettamente e premere un poco per farlo aderire.
Utilizzando una rotella tagliapasta ricavare delle strisce larghe 2 cm (non di più mi raccomando) e arrotolarle ciascuna su se stessa in modo da conferirgli una forma a spirale, avendo la premura di creare delle volute molto vicine e strette tra loro. Questo perché durante la cottura la pasta sfoglia gonfiandosi tenderà a distendersi, creando un rigonfiamento piuttosto fastidioso dal punto di vista estetico.
Porle su una placca rivestita di carta da forno e farle cuocere nel forno già caldo a 200° per circa 15 minuti o comunque fino a doratura (se si utilizzano più teglie, infornarne una per volta). Estrarre le spirali dal forno e farle raffreddare bene prima di toccarle per evitare di romperle.

12 commenti:

Manuela e Silvia ha detto...

Ehi..originale l'idea di aggiungere i semi di finocchio..diversa ma intrigante!
bacioni

Carolina ha detto...

La Camo ti chiederà i diritti d'autore... ;)
Scherzi a parte, come si fa a non rifare le sue belle ricette?!
Dovresti dirle che hai provato a rifare qualcosa ed invitarla a vedere. Sono sicura che le farebbe davvero piacere!
Buona giornata tarti e un bacio!

tartina ha detto...

@manu e silvia: e ci stanno davvero bene :P eheh

@Caro: ahaha davvero, ultimamente propongo sempre ricette tratte dal suo blog!!! (ne ho in serbo altre ancora, pensa te...) ora ci passo e glielo tengo presente eheh (: grazie, buona giornata anche a te, bacio grande

eli ha detto...

Questi salatini li preparo anche io nella versione con crudo e parmigiano, oppure cotto e semi di cumino ed è vero...uno tira l'altro!!!
Evviva le dipendenze innocue ;)

Serena ha detto...

"Le ore consentite davanti al computer sono tre al giorno"... lo dici tu al mio capo ;-) ? Le spirali di sfoglia di Camomilla sono sempre un mitico salva serata, nonché, per quanto mi riguarda, salva avanzi di sfoglia!

Federica Simoni ha detto...

sfiziosissimi!! mmm....

tesargento ha detto...

Vediamo.. un'abitudine che ho è legarmi i capelli appena entro in casa. Non so esattamente il motivo ma è la prima cosa in assoluto che faccio, elastico, pinza, matita (il più delle volte) l'importante è che siano raccolti.
Forse un vizio è quello di guardare le doppie punte.. lo so ora mi prendi per pazza, ma è che quando sono sciolti (i miei sono pure belli lunghi) e stanno lì sulle spalle, placidi, tranquilli, mi riesce davvero difficilissimo non prendere una ciocchetta per volta e sezionarla alla ricerca di una doppia punta!
Dipendenza.. decisamente il sushi. Non ci sono proprio santi. Da quando l'ho provato per la prima volta se non rinnovo l'incontro di tanto in tanto vado in astinenza!C'è di buono che a placarmi basta qualsiasi tipo, anche un maki o addirittura del semplice sashimi (anche se la ciotolina di riso bianco vicino di solito ce la mettiamo). Però una dipendenza da una volta ogni due settimane tutto sommato non mi sembra grave!
Gli snack come quello che hai presentato oggi, quelli si che sono terribili. Li devo fare e nascondere, regalare, propinare ai vicini (o al fruttivendolo come estrema ratio!) perchè sennò non so smettere..
C'è di buono che venerdì è il mio compleanno, avrò amici famelici per un precena a casa (poi ce ne andiamo tutti all'open baladin) e questi sono proprio gli spezzafame che cercavo!
Del resto di telepatia parliamo noi, mica chiacchiere!
baci
Tesh
p.s. alla mail ti ho risposto.. quando hai una quindicina di ora per leggere :p

Fiordilatte ha detto...

Quindi io che lascio direttamente Incredimail aperto quando il pc è acceso sono ormai un caso patologico :P Però non le controllo cliccando eh, ho un delizioso cagnolino che abbaia e mi lecca lo schermo se c'è nuova posta ahahah

tartina ha detto...

@eli: fossero tutte queste le dipendenze avremmo solo un mondo con alto tasso di obesità (:

@Ondina: beh, bisognerebbe farglielo presente! maledetto, già lo odio :|

@Fede: ;)

@tesh: no, io non ho una trico-ossessione, invece. però... ecco però il sushi. tesh cara, manco a dirlo: ne vado pazza, potrei mangiarne a quintalate senza smettere mai! ma poi è così leggero, va giù che è una meraviglia!

@Fior: ahah allora va tuuutto benissimo! ahah

Elisa ha detto...

Ho solo un rotolo d pasta sfoglia nel frigrifero e niente pancetta, altrimenti mi sarei messa subito all'opera! La sera davanti alla televisione sono perfetti, ma anche in altre mille occasioni e prima o poi li provo anche io.
Il miglior antidoto contro il fumo per me è stato vedere mia zia, da giovane una bellissima donna, invecchiare precocemente (pelle, denti, voce e tutto il resto). Anche i miei non fumano, solo l'odore infatti mi dà decisamente fastidio!

Rosmarina ha detto...

Aaah ero rimasta indietro... Scrivi un sacco di post, ma come fai?? :)
E sfoglia e speck sono INTERDETTI a Rosmarina, della serie "guardare ma non toccare". Bella foto.

Come te non o mai iniziato a fumare, anzi mi fa un po' schifetto. E sono felice di non aver mai iniziato a bere caffè.
L'unica cosa che vagamente mi preoccupa è la IAD. Aiuto! :(
Per l'appunto, ora sto cavolo di computer lo chiudo e ciao.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Mamma che belle queste chizze... davvero invitanti e da preparare per una bella serata, oppure per una bella colazione... bacio a presto