giovedì 17 dicembre 2009

Quel lieve tuo candor - Crostata con mele e crema pasticcera

Una terribile morsa di freddo, proveniente dalla Siberia, sta attanagliando l'Italia e - almeno così ci dice il Colonnello Giuliacci durante il Meteo della sera, anche tutta l'Europa. A meno di una settimana a Natale diventa insostenibile stare ad aspettare l'autobus per più di 5 minuti, non indossare la famigerata canotta di lana, che tanto piace alla mamma, e i collant ascellari antistupro e non attaccarsi a termosifoni e/o stufette quando si è dentro le mura domestiche. Nel nostro Bel Paese ha già cominciato a nevicare, persino a basse quote. L'immagine della casetta immersa nella neve, col fumo che esce dal caminetto e le finestre illuminate, il caminetto acceso, una scodella di zuppa calda tra le mani, la coperta di pile sulle ginocchia, circondati dalla famiglia e dal gatto che si struscia sulle nostre ginocchia è edificante ed estremamente romantica (se ci aggiungiamo anche una ghirlanda di pungitopo appesa alla porta diventa una perfetta cartolina di Natale). Guardare i cristalli di neve che, lievemente e lentamente, si depositano sul suolo, è pure alquanto rilassante. Indossare sciarpa, guanti e stivali e andare fuori a fare a pallate di neve, regredendo all'età di 5 anni, è onirico ed emozionante. Per carità, tutto ciò non lo metto in dubbio. Ma, realisticamente parlando, rompendo l'illusione data da queste immagini frutto di racconti natalizi e di pubblicità di biscotti Mulino Bianco, è alquanto improbabile. Coi tempi di oggi, in cui tutti vanno di fretta, in cui si ha mille cose a cui pensare, una nevicata può essere letale. Probabilmente l'avversione per la neve mi è stata trasmessa da mia madre, sempre occupata più a soffermarsi sui disagi che tale agente atmosferico può provocare, piuttosto che sul suo lato romantico (vedi sopra). In effetti però, una nevicata come si deve, non quella neve che si scioglie non appena tocca terra creando quella poltiglia fangosa orripilante, ma una bella neve soda, candida e compatta come un albume ben montato e abbastanza alta, non è proprio il massimo della comodità per quanto riguarda i trasporti. Chi ha da intraprendere un viaggio è sicuramente timoroso di farlo se la strada è ricoperta dalla neve: esistono le catene per l'automobile, ma tutto è più rallentato e pericoloso e una continua scocciatura. Non mi sto riferendo solamente al viaggio da fare per arrivare al supermercato per comprare il salmone affumicato del cenone della Vigilia, piuttosto a chi ha da viaggiare per lavoro, a chi deve necessariamente spostarsi per questioni di salute o per andare a trovare dei parenti. Inoltre c'è anche da dire che, mentre gli altri Paesi europei sono tutti più organizzati, in Italia, come per ogni lavoro, è tutta una disorganizzazione, e prima che passi il Comune a spargere il sale per liberare le strade si può aspettare anche fino al prossimo mese, quando la neve si sarà sciolta da sola e inizieranno a spuntare le prime gemme. Un altro motivo complice del mio astio verso la neve, è sicuramente il fatto che io non sono mai stata in montagna. No, non ci sono mai stata. Non ho mai messo ai piedi un paio di sci, non ho mai bevuto cioccolata calda in un cottage, non o mai preso la funivia. Mai in tutta la mia vita, mentre i miei amici e conoscenti, almeno una volta questa esperienza l'hanno provata: tuttavia non ci aspiro proprio, alla Settimana Bianca preferisco di gran lunga un week-end trascorso in qualche capitale oltralpe. Comunque sia, penso che il mio imbarazzo quasi, il mio pudore per non aver mai sperimentato un'attività così comune (e anche ammetterlo quando tutti ti guardano sbalorditi, come se avessi messo su le antenne, che so, o fossi diventata verde), fomenti la mia reticenza verso un paesaggio innevato come si deve, anche là dove è più frequente che ci siano gelo e neve, piuttosto che pascoli verdi e climi temperati. Diciamo che gli sport invernali non sono proprio il mio forte: anche sulla pista da pattinaggio che viene puntualmente improvvisata in ogni città italiana in concomitanza con l'arrivo del Luna Park, ho fatto le mie discrete magre figure. Una volta, una giapponese imbranata, cadendo si appigliò a me, facendomi franare a mo' di valanga in terra, e rendendomi il sedere una lastra ghiacciata. Esperienza terrificante, è dall'età di dieci anni che non mi infilo un paio di pattini per andare sul ghiaccio (che tra l'altro mi lasciavano delle vesciche sui piedi grandi come crateri lunari e dolorosissime). Insomma, per quanto mi riguarda, ben vengano pupazzi di neve e paesaggi imbiancati, purché restino almeno a 300 km da me (tollerabili quelli su biglietti d'auguri, fotografie e quadretti idilliaci virtuali e non).

Come una lieve nevicata lo zucchero a velo si posa sul dessert che vi propongo oggi: scenografico, ma anche gustoso q.b. La frolla croccante, la crema avvolgente (vi consiglio di provare questa nuova ricetta che ho sperimentato per la crostata: totale assenza di grumi e un gusto fantastico) e la consistenza umidiccia delle mele, rendono irresistibile questa crostata tipicamente invernale.

Crostata con mele e crema pasticcera

Ingredienti

per la pasta frolla (delle sorelle Simili):
200 g farina 00
100 g burro
50 g zucchero a velo
2 tuorli
poca acqua fredda
una bustina di vanillina/scorza di limone grattugiata (a piacere, io ho messo la scorza di limone)

per la crema:
500 g latte
150 g zucchero
2 tuorli d'uovo
40 g farina
estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina)

per la copertura:
2 mele Golden
(poca marmellata di albicocche)

Procedimento

per la pasta frolla:
Mettere il burro freddo di frigo tagliato a pezzetti sulla farina disposta a fontana, quindi sbriciolarlo velocemente con le dita (passandolo tra pollice e indice) insieme alla farina. Appena il composto diventa una specie di farina, disporlo a fontana e porvi al centro i tuorli d'uovo e lo zucchero a velo. Con una forchetta, sbattere le uova con lo zucchero: inizialmente senza aggiungere farina, poi incorporandola piano piano al composto. Usando una spatola, lavorare velocemente l'impasto, sollevandolo dai lati e premendo bene verso il centro. Se fosse troppo secco, aggiungere qualche cucchiaio di acqua (circa 3). Continuare a lavorare l'impasto con la spatola, senza mai toccarlo con le mani: infine, quando avrà raggiunto la giusta consistenza, farlo rotolare sul tavolo col palmo della mano, senza stringerlo. Avvolgere il panetto nella pellicola e mettere in frigorifero per mezz'ora o più.

per la crema pasticcera:
In un pentolino versare il latte, metà dello zucchero e la vaniglia, quindi lasciare scaldare sul fuoco. A parte sbattere leggermente i tuorli con il restante zucchero, aggiungendo poi l'amido di mais setacciato. Quando il latte sarà caldo, ma non avrà raggiunto l'ebollizione, versarlo a filo nei tuorli sbattuti, mescolare bene e versare di nuovo il tutto nel pentolino. Cuocere a fuoco basso, mescolando continuamente con la frusta per non far attaccare il composto. Quando avrà raggiunto la consistenza desiderata, togliere dal fuoco e lasciar intiepidire.

Prendere la pasta frolla dal frigo e disporla sulla carta da forno che poi andrà sullo stampo (del diametro di 24 o 26 cm). Poiché risulterà piuttosto dura all'inizio, darle dei colpi col mattarello, appiattendola il più possibile; stenderla solo alla fine. Disporre la carta da forno sulla teglia e rifinire i bordi. Praticare sulla base dei buchi con una forchetta, porvi sopra un foglio di carta da forno e dei legumi secchi, e cuocerla in bianco in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti circa.
Quando sarà pronta, toglierla dal forno, eliminare legumi e carta, e versarvi sopra la crema pasticcera.
Sbucciare le mele e tagliarle a spicchi sottili, passandoli per poco nell'acqua affinché non anneriscano (oppure usare del succo di limone). Disporre gli spicchi sulla crema, dandogli una forma circolare.
Cuocere la crostata in forno già caldo a 180° per 35 minuti circa. Dopo averla sfornata, se si vuole rendere lucido l'aspetto delle fettine di mela, spennellare un po' di marmellata di albicocche; altrimenti, lasciare raffreddare e spolverizzare di zucchero a velo. Porre la crostata in frigorifero per almeno due ore prima di servirla.

18 commenti:

Mammazan ha detto...

Prima....bimba bella!!!!!
Intanto complimenti per la tua tprta e man mano che appariva l'immagine sgranavo gli occhi e sì che di torte ne faccio
Poi condivido i tuoi pensieri..Io abito a 800 metri per cui qando nevica rimango bloccata in casa (lo scorso anno per 9 giorni) in attesa che arrivo l'omino col trattore ( pagato da me che oltretto mi manda all'aria la strada) e poi odio il freddo ...va bè posso sfoggiare pellicce e berretti ma è una magra consolazione!!
Baci

Fiordilatte ha detto...

ahahaha avrai letto su fb che anche io odio la neve e spero che domani non ne scenda nemmeno un fiocco altrimenti mi incazzo come si deve! Devo andare a Torino per la tesi, per comprare gli ultimi regali, per tagliarmi i capelli, per far un giretto di shopping e vuole scendere la neve??? No no no non se ne parla!
E pensare che in montagna ci sono stata spesso, gli sci li ho pure messi ma non mi piace proprio :( Odio anche io gli sport invernali! Tollero giusto una camminata con le racchette...

Ah, complimenti per la decorazione concentrica di spicchi di mela!Ti è riuscita benissimo :)

tartina ha detto...

@Mammaz: uuh ma grazie, detto da una sfornatrice come te è un complimentone :D
anche io abito in aperta campagna, anche solo un po' di brina ci mette in crisi! :( bacioni

@Fiordilatte: evviva, apriamo un club antineve! brava, con la neve si blocca tutto! tutti i progetti e/o attività che si hanno in mente sono impraticabili! domani a firenze mette neve per esempio, con una temperatura TEMPERATA di -6 gradi!!! uff
grazie cara, grazie! :*

Carolina ha detto...

Io invece la neve la amo alla follia!!!
Neanche vi immaginate cosa darei per una bella nevicata nella mia Firenze... Ma proprio una di quelle che blocca tutto! Magico!
Io vi gufo contro e domani faccio il tifo per la neve e pure per i -6° gradi!!!
Copriti... ;)
Un bacio grande e buonanotte!

tesargento ha detto...

Buffo, e dire che io ho sempre pensato che il mio amore per la neve dipendesse dal non esserci mai stata! Anche io come te niente settimana bianca, niente sci, niente funivia ecc (la cioccolata calda in un cottage sì,a dire il vero, ma era estate e il paesaggio era che più verde non si può) per cui la neve rappresenta qualcosa di magico e lontano.
Mia madre non fa che dirmi che è magica solo finchè è lontana!Che odierei la sensazione di freddo, di bagnato, il fare fatica a camminare e via dicendo. Considerando che a casa mia attualmente ci sono 15 gradi non penso di dovermene preoccupare comunque, se non ci vado io dalla neve è poco probabile che sia lei a venire da me!
Però posso dirti una cosa: una mia cara amica la pensava proprio come te, ora che sta in belgio mi ha mandato un messaggio
"sono due giorni che nevica senza sosta, e io non la smetto di sorridere come un idiota"
Baci
Tesh

Manuela e Silvia ha detto...

Eh si...freddo siberiano! noi poi lo soffriamo tantissimo!!
ottima questa crostata: cremosa e dolce alle mele!! te ne rubiamo una fettina!
un bacione

Serena ha detto...

Date le mie antipodiche convinzioni riguardo alla neve e il mio sentito augurio che la città ne venga romanticamente ricoperta (con tutto ciò che ne consegue, uffici chiusi compresi), poiché ciò sarebbe incompatibile con la tua speranza che ne rimanga, invece, ben lontana, ritengo sia opportuno che una delle due si trasferisca ;-)

tartina ha detto...

@Caro: per fortuna la neve non ti ha ascoltata, che io avevo da tornare a casa, sarebbe stato un bel problema :P ahah dai, confida in stasera!

@tesh: ma io non metto in dubbio che sia di quanto più romantico e magico ci possa essere in inverno ;) c'è anche da dire che, negli altri paesi europei, è sicuramente più sopportabile, sono molto più organizzati di noi! per dire, a me a londra la pioggia non dà per niente noia... :)
(STRANO che né io, né te siamo mai state a sciare! twins_mode-on)

@manu&silvia: anche io sono freddolosissima :S sono contenta che la crostata sia di vostro gradimento, un fetta ve la passerei più che volentieri ;)

@Ondina: no, Ondy anche tu nel club pro-neve! ahah :*

meringhe ha detto...

Un classico, ma con una resa stupenda, sei stata bravissima a disporre le fettine :)
E poi questo metodo un po' diverso per fare la crema mi intriga, forse lievemente più macchinoso del normale, ma sembra proprio un buon modo per scongiurare grumi e attaccamenti.
Io ho fatto allungare il filo del modem per poter navigare con la schiena appiccicata al termo, e questo la dice lunga. Però dai anche il freddo ha i suoi bei lati, le serate in casa davanti al camino, scaldarsi biscottando e sfornando in continuazione.mmm.. ciao!

Federica Simoni ha detto...

che delizia!!cremosa e delicata!

eli ha detto...

Mi associo al clan delle "odiatrici della neve".
Come in tutte le città qui passa l'odiato spazzaneve...che pulisce le strade dalla neve, ma la butta tutta sui marciapiedi e davanti ai cancelli delle case rendendo il percorso di chi si sposta a piedi quantomai arduo.
Fosse neve poi...ma come dici tu è fanghiglia nera!
L'unico che si diverte è il mio cane, che nella neve salta come un grillo :DDD
La torta è meravigliosa e te ne rubo una fetta!

tartina ha detto...

@meringhe: uuh ma grazie :) sì, in effetti, realizzando la crema secondo questa ricetta, si sporca una scodella in più, ma ti assicuro che ne vale la pena, è buonissima anche da sola :P e io non sono contro l'inverno, bensì anti-neve! ahah ciao!

@Federica: :)))

@eli: ecco, appunto! fosse neve, dico anch'io!! e invece è una brodaglia fastidiosa e orribile che fa ghiacciare le strade :( serviti pure, eheh ;)

fiOrdivanilla ha detto...

ah! la pasta frolla delle simili.. l'ho fatta, provata e assaggiata direttamente fatta&sfornata da loro! Buona assa'! :D
mi hai fatto troppo ridere con l'ultimo commento da me ahhahaha

che splendore cmq la tua torta, ma come fai a disporle così bene le fettine!?

fiOrdivanilla ha detto...

ah piesse odio anche io la neve a meno che non sia in casa al calduccio e la guardo scendere e fiocchettare da DIETRO la finestra.. allora può darsi che l'apprezzi ^_^ (io amo il caldo, voglio i tropiciiiiiiiiiiiiiii)

... ma io non ti "ho" su fb ? :(

tartina ha detto...

@manuela: quella pasta frolla è superlativa :P
non ho preso la licenza per mettere le fettine, soltanto tanta cura e precisione :)
e brava, la pensi come me: la neve è bella se si è al calduccio dentro casa e non si ha da uscire :|
comunque nou, non ti ho neanche io su effebi :( provvediamo!!!

fiOrdivanilla ha detto...

èsssì che provvediamo!! io sono Manuela Viel :D

fiOrdivanilla ha detto...

voglio andare ai tropiciiiiiiiiiiiii

Unknown ha detto...

Gentilissima cliente e "mamma" di Tartina, gatta stupenda. Grazie per avere acquistato in Au Cabaret Vert e grazie per la ricetta della torta di mele che ho fatto ieri. Successo strepitoso fra gli amici di mia figlia che l'hanno apprezzata moltissimo. Grazie!!