martedì 15 dicembre 2009

Hakuna Matata - Polpettone


Polpettone, originally uploaded by la tartina.

Puntuale come il palinsesto Mediaset dicembrino (che prevede almeno una volta Mamma ho perso l'aereo 1 e 2 e Il Grinch) e i panettoni e i pandori sugli scaffali del supermercato (pregevole il pacchetto comprendente anche lo spumante Gancia), arriva ogni anno, insieme al Natale, il film Disney dell'anno. Veri e propri capolavori cinematografici sono stati partoriti dalle geniali menti degli sceneggiatori Disney, per allietare bimbi e famiglie annesse, provvisti di buste giganti di pop-corn e spaparanzati sui seggiolini del multisala. Mi ricordo che il fim Disney era da me atteso più o meno come l'arrivo di Babbo Natale: addirittura, la prima volta che misi piede in un cinema, fu per andare a vedere La Bella e la Bestia. Quelle storie hanno fomentato la mia - già di per sé, fervida fantasia: oltre che giocare con bambole e Playmobil, improvvisavo anche da sola dei veri e propri sketch, impersonando alternativamente principe Filippo/principessa Aurora (vedi La Bella Addormentata nel bosco), trovandomi però in estrema difficoltà al momento del bacio con risveglio; non mi sono fatta mancare neppure la Barbie/Pocahontas e il bel Ken/John Smith, biondazzo che all'epoca fece più strage di cuori di Leonardo Di Caprio in Titanic. Quelle canzoni hanno allietato le mie sedute al bagno e le mie docce: ancora mi ricordo le strofe del "Cerchio della vita", cantata da Ivana Spagna per il Re Leone(ancora dubbio l'inizio "Naaagoregnaaa obadìì obadààà" ... ), e le bellissime canzoni della Bella e la Bestia con tanto di teiere e candelabri danzanti. Quelle sceneggiature mi hanno fatto conoscere, inconsapevolmente in un primo tempo, la trama di tanti classici della letteratura, come Il Gobbo di Notre-Dame o Canto di Natale (magistrale l'interpretazione di Zio Paperone nella parte dell'avido ed egoista Scrooge) e forse, a parte la mia gatta Clementina, gli unici animali che ho realmente amato sono proprio quelli della Disney: che tenerezza i micini degli Aristogatti, per non parlare di Lilli e il Vagabondo (avevo anche i loro peluche, con cui intrattenevo simpatiche conversazioni)! Per non parlare poi degli insegnamenti di altruismo, coraggio e lealtà che i bambini possono apprendere dalle trame dei film in questione. Tuttavia, c'è da dire che, negli ultimi tempi, con l'avvento della tecnologia digitale, la Disney si è lasciata un po' prendere da manie tridimensionali: sempre più frequenti sono film da vedere con gli appositi occhiali per il 3D che lasciano un gran mal di testa, i disegni sono esclusivamente frutto della grafica in pixel e megapixel, le storie sono inconsistenti e scontate (per esempio, a me Atlantis non è piaciuto proprio). Mentre prima mi ero promessa di non perdermi neanche un film Disney sebbene l'età rendesse la cosa un po' patetica e fosse stato meglio cedere il posto in sala ai più piccoli, penso che la nuova piega presa dai colossal disneyani mi abbia dissuaso dal mio nobile intento di tenere alto il vessillo della mia romantica immaginazione . Sono però rimasta piacevolmente sorpresa quando, l'altro giorno, ho visto su un giornale la pubblicità del film Disney previsto per questo Natale: La Principessa e il Ranocchio. Innanzitutto, positivo è il fatto che i creatori siano quelli di La Sirenetta e di Aladdin. Poi, che la protagonista sia, dopo tante storie di avventura e di mistero, una principessa: le principesse Disney erano per me delle eroine, un po' come per qualcuno Giovanna D'Arco o Audrey Hepburn. Belle era la mia preferita (sognavo una biblioteca come quella che le regala la Bestia!), ma adoravo anche Aurora (probabilmente provando un po' di invidia per i suoi meravigliosi riccioli biondi e per quelle fatine che le stavano sempre intorno), Jasmine (era riuscita ad addomesticare una tigre), Pocahontas (lo spirito selvaggio che non riesce a coronare la sua storia d'amore, sequel a parte, ma si sa, i sequel sono sempre più scadenti) e Cenerentola; Ariel mi stava decisamente simpatica (col suo "arriccia-spiccia"); Biancaneve non era proprio nelle mie grazie per il suo poco spiccato acume (e paradossalmente sono paragonata a lei di aspetto, o perlomeno quando avevo i capelli a caschetto!) La nuova principessa si chiama Tiana, è una donna che sogna una carriera (aprire un ristorante, guarda caso), determinata, mancina, ma soprattutto... afro-americana! Il nuovo film segna una svolta, in quanto la principessa è nera, e i creatori giurano di averci pensato ben prima che comparisse in scena il ben noto Barak Obama con la moglie Michelle (i tempi richiesti per un film di animazione sono infatti molto lunghi, si parla di anni). La storia è quella celebre dei Grimm, ma rivisitata: arrivato nella New Orleans degli anni '20 in cerca di jazz, il principe Naveen viene tramutato in ranocchio da uno stregone. Convinto che debba ricevere il bacio di una principessa per tornare alle sue sembianze umane, convince Tiana a farsi baciare, ma così facendo è lei stessa a trasformarsi in rana. Mentre la Disney è stata tacciata di razzismo perché Tiana da umile serva riesce a riscattarsi dimostrando di essere una principessa (che poi succede sempre così, basti pensare a Cenerentola o a Belle), secondo me si tratta di un segno dei tempi che cambiano, e non posso che fare altro che appoggiare la scelta dei realizzatori della pellicola. Sapete una cosa? Quasi quasi quest'anno rispetto la tradizione... :)

In memoria del piatto di spaghetti mangiato da Lilli e il Vagabondo, che spostano le polpettine del ragù con il naso e si baciano grazie ad un complice filo di pastasciutta, vi posto oggi la ricetta del polpettone di mia mamma. Un piatto versatile che incontra i gusti di tutti, anche quelli dei bambini più capricciosi e diffidenti verso il cibo.


Polpettone

Ingredienti per 4 persone

400 g macinato magro di vitello
8 fette di pancarrè (oppure, per delle varianti più light 2 etti di ricotta o 4 fette di pancarrè con 1 etto di spinaci o bietole lessate)
un bicchiere di latte
1 mazzetto di prezzemolo
1 uovo
4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
1 pizzico di noce moscata
sale e pepe
una noce di burro
pangrattato

Procedimento

Privare le fette di pancarrè della crosta, ammollarle nel latte e strizzarle leggermente. Unire l'uovo e sbatterlo insieme al pane ormai ridotto in poltiglia. Aggiungere sale e pepe a piacimento, la noce moscata e il prezzemolo tagliato finemente, infine il macinato; amalgamare bene il tutto. Imburrare una teglia di 22 cm di diametro e cospargerla di pangrattato, quindi porvi sopra l'impasto e livellarlo. Cospargere nuovamente di pangrattato e far cuocere in forno preriscaldato a 200° per 25 min ca. Dopo averlo sfornato, tagliare a losanghe e servire.
Con lo stesso impasto possono essere realizzate delle polpette da cuocere in forno o fritte, o delle polpettine da aggiungere al pomodoro come condimento per la pasta.

10 commenti:

Fiordilatte ha detto...

ma sai che fatto a quadrotti così e gratinato il tuo polpettone mi suscita l'appetito??? in genere è una pietanza che detesto.. ^^

PS io sono una fan di Aurora :)

Elisa ha detto...

Sono reduce da un sabato sera in cui ho visto "a christmas carol" in 3D. Un'esperienza che mi ha segnato. Da notare: stavo in qarta fila, con due paia di occhiali (da vista + 3d, la testa in una scomodissima posizion al'insù. Inutile descrivere il profondo senso di nausea che mi ha accompagnato per tutta la durata del film e il sollievo una volta restituiti gli occhiali.
Comunque concordo con Fiordilatte, il polpettone tagliato a quadrotti e gratinato fa venire l'acquolina in bocca!

tartina ha detto...

@Fiordilatte: no, dici davvero? prova questo di Mamma Mimma, taglialo a quadrotti e poi ne riparliamo :P
bella Aurora ^_^

@Elisa: ahhahahah mi hai fatto morire dal ridere, anche se lì per lì per te non deve essere stato troppo edificante! donne, ma il polpettone è così buono infatti :)

Manuela e Silvia ha detto...

Eh anche il polpettone non manca mai nelle tavolate di Natale: irrinunciabile come il colossal della Disney.
baci baci

Jasmine ha detto...

Ciao, capito qui per la prima volta per caso e... wow, anche tu sei "piccolissima" anagraficamente! Io ho 20 anni e... beh, mi rassicura molto sapere che non sono l'unica pazza della nostra età che ha un blog di cucina :)
Complimenti per il blog, molto molto carino, e per le ricette davvero interessanti!
Jaz

Marta ha detto...

non ho mai fatto il polpettone "piatto"...! Ma và che idea carina..!

tesargento ha detto...

Non so tu, ma quello che ha deluso moltissimo me nei film disney di nuova generazione è che tendono ad avere una comicità..demenziale!
C'è sempre stato l'elemento comico (i bambini vogliono ridere,si sa) ma vuoi mettere il tipo di divertimento che offre una battuta come "Anacleto, guarda che ti faccio diventare uomo" che dimostra tutto l'acume di un uomo autoironico come Merlino e il "Nemo??gran bel nome!" della pur simpatica Doris?
E' come se avessero dei bambini di oggi un'opinione meno elevata di quella che avevano di noi (come siamo modesti oggi). I messaggi sono chiari, palesi, spesso banali e comunicati nel modo più populistico possibile.
Non so, sono un paio d'anni che rimango piuttosto delusa, ma continuo ad andare sempre, sia per accompagnare lo stuolo di cugini piccoli che conta su di me, sia perchè è vero quello che si dice dell'amore: si concedono chance infinite a chi si ama davvero, non importa quanto spesso le sprechi.
Comunque questa cosa del -voglio il salato- e tac!polpettone, mi piace!!!
proviamo ancora: voglio 30 in procedura penale!
Vediamo che sai fare :D:D
baci
Tesh

tartina ha detto...

@manu e silvia: meglio di panettone + Grinch! ahahah

@Jaz: ti capisco, cara (tra l'altro solo una mia amica è a conoscenza della mia "identità segreta")! lieta che tu mi abbia trovata, dopo passo a farti visita :)

@Marta: veramente? pensa che è un piatto che mi accompagna dall'infanzia! provalo e fammi risapere ;D

@tesh: quanto hai ragione! così incentivano anche la crescita di generazioni dementi (con risultati apprezzabili, direi)! visto? al tuo servizio! per il 30 prova con babbo natale, mi sembra più autorevole... eheh baci!

Serena ha detto...

Sai, quando ero piccolina io i film di animazione erano ancora quelli vecchio stile e subito dopo la loro uscita venivano messi in commercio i vinili con la storia registrata, i dialoghi, il narratore e tutte le canzoni. Non mi riconosco affatto nel nuovo universo disneyano, già Pocahontas non era più nel mio standard immaginativo...
Il polpettone, invece, in questa nuova veste, lo colloco molto bene nella mia immaginazione e anche sulla mia tavola. Fa così freddo, oggi, che una coccola è più che gradita!!!

tartina ha detto...

@Ondina: a ognuno le sue tradizioni eheh :) sì, con questo freddo una coccola è quanto meno obbligatoria!