sabato 11 aprile 2009

Rebirth


Per un bambino non esiste cosa più gioiosa dello scartare un regalo. Ovviamente, se il regalo contiene una Bratz nuova fiammante con tanto di extension e barboncino prêt-à-porter, la bambina sarà ancora più contenta (lo stesso vale per il bambino nel momento in cui, sotto la carta, trova un Nintendo). Rimane comunque il fatto che il bambino sia affascinato dall'atto in sé, proprio dallo sciogliere il fiocco, dallo scartare il regalo, sbranando la carta senza rispetto alcuno e svelare l'arcano mistero, scoprendo cosa si cela dentro al pacchetto. L'ansia dell'attesa, dell'incognito, affascina il bambino più di chiunque altro. La sua curiosità è infinita, vuole sapere che cosa gli spetta. Il bello è che, al contrario degli adulti, i bambini si accontentano veramente di ogni regalo, a meno che non si tratti di vestiario o di biancheria. Se ci venisse regalato un cactus gonfiabile di plastica, sarebbe difficile per noi nascondere il nostro disappunto, pensando magari a quanto stonerebbe nel nostro piccolo appartamento, accanto alla fine porcellana cinese del secolo scorso. Il bambino no, troverebbe quel cactus la cosa più bella al mondo: forse perché la fantasia gli consentirebbe di trasformare l'oggetto in un fantastico gingillo per i suoi giochi; forse perché si accorgerebbe che qualcuno l'ha pensato, che quel cactus è proprio suo da questo momento in poi. Pensandoci bene, altra cosa che riesce sempre a provocare grandi quantità di entusiasmo nei bambini, sono i dolci. Chi non ha mai sognato di avere la possibilità di ingurgitare tutti i dolci che vuole con la benedizione della mamma? Kinder e Ferrero lo sanno bene, e hanno fondato un impero sulla golosità sì dei grandi, ma soprattutto dei bambini. A questo punto vorrei farvi riflettere su quanto la festa della Pasqua sia cosa gradita ad ogni bambino. Con questa, si conciliano due dei suoi più grandi desideri: non solo c'è da scartare un uovo ed aprirlo per carpirne la sorpresa racchiusa all'interno, ma l'uovo è di... cioccolato. Il bimbo può così giocare con la sorpresa (le uova di Pasqua italiane virano in particolar modo a braccialettini e mini-scacchiere di calamita), mentre sgranocchia beato il suo pezzo di cioccolato, che si scioglie in bocca, sulle piccole dita e sul tappeto. Ogni festa, ormai, si sta trasformando in un atto meramente consumistico, senza alcun valore religioso o, semplicemente, umano. Quest'anno, invece, voglio renderlo tale, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti. Per me la Pasqua ha voluto sempre dire "parenti". Però no, dopo questa mia affermazione non immaginatevi un noiosissimo pranzo con tantissima gente che ti tormenta le guance, dispensa pizzicotti e cantilena "Ma quanto sei cresciuuuuta!" Io di parenti stretti ne ho davvero pochi: una nonna, uno zio e una zia, sua moglie. Si potrebbero contare sulla punta delle dita di un alieno, per dire (l'alieno potrebbe benissimo avere 3 dita, per esempio). Per me vale il detto: "Natale con chi vuoi e Pasqua con chi vuoi (sempre con i tuoi)". Quindi quest'anno attendo la Pasqua anche per questo motivo: rivederli e passare del tempo insieme. Solo adesso che sono più grande ho instaurato un rapporto migliore e più maturo con loro, ed apprezzo quei rari momenti in cui stiamo insieme, visto che abitiamo piuttosto lontani l'uno dall'altro. E poi, Pasqua vuol dire rinascita. Lo stesso simbolo dell'uovo significa vita. E allora, lo prendo come momento di Rinascita, di nuove prospettive, di un nuovo atteggiamento verso gli altri. Sì, di cambiamento. Un po' tutta la stagione primaverile significa questo: e allora, facciamo un po' di pulizie di primavera, non solo in casa, ma anche dentro di noi.

Vado contro la corrente seguita dalla maggior parte dei blog che offrono, per questa festività, le loro squisite pastiere, per darvi modo di assaporare una torta buonissima, tipicamente toscana e tipicamente pasquale. Di quelle che però non vengono mai a noia, e che si possono mangiare in ogni momento dell'anno senza troppi problemi.

Auguri di buona Pasqua!


Torta Mantovana

Ingredienti

170 g farina 00
170 g zucchero
135 g burro
3 tuorli + 1 uovo
8 g lievito vanigliato per dolci
la buccia grattugiata di un limone
2 cucchiai di latte

50 g mandorle
50 g zucchero

Procedimento

Servendosi delle fruste elettriche, montare le uova con lo zucchero per circa 20 minuti. Unire la farina setacciata al lievito e la buccia del limone poco per volta, cercando di non smontare il composto. Infine, aggiungere anche il burro precedentemente sciolto a bagnomaria e i cucchiai di latte, amalgamando bene. Imburrare una teglia del diametro di 25 cm e cospargerla di zucchero, quindi versarvi l'impasto. Preparare un composto con lo zucchero rimanente e le mandorle tritate a pezzettoni, e cospargerlo sull'impasto. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 35-40 minuti circa.


Piesse: per il pulcino e il coniglio della foto, ho utilizzato l'impasto della Mantovana senza le mandorle e lo zucchero; le decorazioni sono di cioccolato fondente (rigorosamente dell'uovo. Sì, ho 19 anni e allora? Ahah). La piccola tortina, invece, è una Mantovana miniaturizzata, fatta negli stampini da muffins.

6 commenti:

Alessia (Ale) ha detto...

Tanti auguri per una serena Pasqua, con chi vuoi, con i tuoi...
Sperando che la Rinascita aiuti tutti noi ad esser piu' vicini con i cuori.
ciao
Ale

Fiordilatte ha detto...

eheheh io di anni ne ho 23 e l'uovo lo apprezzo ancora ^__^ soprattutto se viene da qualche pasticceria ed è di ottima qualità!Con decorazioni rigorosamente in zucchero colorato... :)

babette ha detto...

Eh eh! E' da così tanti anni che non scarto un uovo di Pasqua che ieri mi è venuta voglia e mi son comprata... l'ovetto kinder (per non esagerare, dai ormai ho 26 anni)! Ho deciso che lo scarterò il giorno di Pasquetta :P e l'ho preso pure ai miei amici... che roba, mi sembra di essere tornata indietro nel tempo!
Un bacione e buona Pasqua! :)

eli ha detto...

Io ho una figlia che è un'eccezione che conferma la regola. quando era piccolina, detestava le bambole ed essendo una femminuccia ne riceveva spesso in regalo. Ti assicuro che faceva una faccia che era un misto di delusione, sofferenza e odio che avrei voluto sprofondare! E quando il "portatore di regalo" esclamava "non ti piaaaace???" lei per tutta risposta gli lanciava un occhiata assassina! Poi crescendo ha imparato quell'ipocrisia tipica di noi adulti eheheh!
Le uova di Pasqua però le adora e io gliele regalo ancora (è tua coetanea)
A presto

Antro Alchimista ha detto...

Un augurio di Serena Pasqua Laura

tartina ha detto...

@Ale: Grazie degli auguri!

@Fiordilatte: Aaaah, tu mica ti accontenti dell'Uovo della Kinder! : P Astuta!

@babi: Ahahahah stupendo! Ma sai che a me non piace il cioccolato al latte, ma l'ovetto Kinder è tra i miei preferiti? E' uno status, ormai.

@eli: Dai, hai una figlia della mia età? :D Comunque la capisco, a volte vorrei tornare ad essere più sincera anch'io... eheh

@Laura: Grazie, auguri anche a te!