domenica 19 aprile 2009

L'eco dell'eco... logia


Le persone, a volte, tendono a mentire riguardo abitudini comuni, ma piuttosto imbarazzanti, che possano creare disagio nel raccontarle. Nessuno vi rivelerà mai che, per paura della sfortuna, sebbene non sia superstizioso, preferisce non passare sotto una scala mentre cammina; nessuno vi rivelerà che, quando nessuno lo vede, beve dalla bottiglia, almeno non c'è bisogno di lavare il bicchiere; allo stesso modo, nessuno vi rivelerà mai che, quando si trova a casa, ogni qualvolta che si ritira in bagno perché il bifidus actiregularis ha svolto il suo buon dovere da fermento naturale e che ha un po' di tempo da dedicare alla sua naturale regolarità, porta con sé un giornalino, una rivista o un libro, e si dedica alla lettura posizionandoselo sulle cosce, rilassandosi anche. Ovviamente tutti tendono a negare tale consolidata abitudine, anche quando gli ospiti si ritrovano, sulla mensola del bagno, il nuovo numero di Dylan Dog o la Settimana Enigmistica con relativa penna infilata tra un cruciverba e l'altro. Suvvia, non ce ne vergogniamo! Vi confesserò che io, da piccola, mi ritiravo per le mie "attività intestinali private" sempre accompagnata da Topolino. Le storie di quel taccagno di Zio Paperone (me misero, me tapino!), dello sfortunatissimo Paperino (Paperino siamo noi! eccome), di Eta Beta (non sapete che gaudio l'altro giorno a chimica organica scoprire la formula del naftalene, o della naftalina, cibo prediletto dell'alieno disneyano), di Amelia e di Pippo, mi facevano letteralmente impazzire. Ogni mercoledì aspettavo con ansia che mia madre, tornando dal lavoro, mi portasse il prezioso numero, per poi immergermi nella lettura del simpatico giornalino (non sempre avveniva in bagno). Divoravo letteralmente le storie, magari me le rileggevo più volte, tanto ero affascinata dai disegni (pregevoli quelli di Silvia Ziche!), dalle storie, dalle indicazioni gialli con scritto "Più tardi..." o "Intanto, a Topolinia..." Sebbene Topolino, quel ratto saputello dalla fidanzata decisamente antipatica e petulante, non fosse tra i miei personaggi preferiti, il giornalino lo amavo (in realtà anche mia madre leggeva alcune storie, vi dirò). La mia relazione con Topolino è andata avanti fino alla veneranda età di quattordici anni, quando ho deciso che era veramente troppo comprarlo tutte le settimane. In realtà, da quel momento in poi, ho chiuso definitivamente con lui. Una volta mi feci portare un numero da mia mamma, che lavora in una scuola dell'infanzia, per riassaporare il gusto della mia infantile lettura. Purtroppo ho trovato le storie un po' più scadenti, ma forse dipendeva solamente da quel preciso numero, chissà. Rimane il fatto che Topolino è uno delle riviste per bambini (e non!) migliori in circolazione, nonostante le interessanti questioni sollevate da Claudio Bisio, in primis sul perché Pippo e Pluto siano entrambi due bracchi, ma uno si ritrovi a fare i bisognini contro gli alberi e l'altro indossi il gilet e se ne vada in giro in macchina a fare "Yuk-yuk!" La riprova del fatto che sia anche una rivista intelligente è che mercoledì 22 aprile, in occasione dell' Earth Day, trentanovesima giornata dedicata alla Terra, il magazine Disney sarà in edicola con un'edizione a "Impatto Zero". Grazie all'adesione al progetto di LifeGate, il magazine Disney compenserà le emissioni di gas ad effetto serra generate dalla produzione di ogni copia, con la creazione e tutela di nuove foreste in Italia e nel mondo. Impatto Zero ha calcolato che la produzione di ogni copia del settimanale, dal lavoro in redazione, alla stampa, al trasporto, causa la dispersione nell'ambiente di 81.405 chili circa di anidride carbonica. Topolino ha perciò deciso di dare il proprio contributo all'ambiente compensando le emissioni di CO2 piantando oltre 23.800 metri quadrati di nuove foreste in Lombardia, Costarica e Madagascar. Il numero del settimanale sarà per l'occasione "green", dedicato al rispetto dell'ambiente. La stessa copertina vedrà Paperinik (perché nessuno si accorge che è Paperino, perché? Che quella mascherina di 2 cm riesca a renderlo irriconoscibile?) avvolgere la Terra col suo mantello, le storie saranno tutte volte a dare ai lettori un messaggio sul rispetto dell'ambiente. Eh sì, sembra scontato e ripetitivo dirlo, ma non mi stancherò mai abbastanza: il nostro contributo nasce dalle piccole cose. Dal cercare di utilizzare meno shampoo, dal chiudere il rubinetto dell'acqua quando ci si spazzola gli incisivi, dal porre la scatola dei cereali nel contenitore della carta, e la bottiglia di birra vuota in quello del vetro. Troppi allarmi stanno suonando dal pianeta Terra, che cerca di farci capire come ne stiamo abusando. Il più eclatante è, a mio parere, la sempre più probabile estinzione delle api! Com'è possibile che questo storico e leggendario animale, utile al nostro stesso benessere e pregno di significati morali, letterari e religiosi, ci abbandoni a causa della nostra negligenza? Dovremmo avere tutti più rispetto del mondo che ci circonda, per assicurare una vita migliore non solo a noi, ma anche a quelli che verranno dopo di noi. Perché se, come dicono i Puffi, "Madre Natura pensa sempre a noi", anche noi, qualche volta, dovremmo cercare di pensare di più a lei.

Il dessert di oggi vince sempre. Dopo vari tentativi che hanno visto i miei bignet spiaccicarsi miseramente trasformandosi in delle ciaccettine flosce e schifide, impossibili da farcire, ho capito che il forno ventilato non è da abbinare alla cottura dei suddetti dolcetti. a forno statico, invece, vado che è una meraviglia!


Pasta choux

Ingredienti

200 ml acqua
80 g burro
1 presa di sale
120 g farina 00
4 uova

Procedimento

Far sciogliere in un pentolino il burro, insieme al sale e all'acqua. Quando inizia a bollire, togliere dal fuoco ed aggiungere la farina, mescolando molto velocemente con una frusta. A questo punto rimettere il tegame sul fuoco e, a fiamma bassa, mescolare con un cucchiaio di legno finché l'impasto sarà omogeneo e si formerà una "palla" che si stacca dalle pareti e una patina bianca sul fondo. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare. Aggiungere le uova UNO ALLA VOLTA, mescolando bene in modo da amalgamare il tutto.
Con l'aiuto di una sac-à-poche, versare il composto su una teglia rivestita da carta da forno: per le ciambelline, fare almeno 2 giri in cerchio; per gli éclair, formare dei bastoncelli allungati; per il collo dei cigni, formare una "S"; per i bignet, ricordarsi, dopo aver dato loro la classica forma, di abbassare la punta con il dito inumidito con un po' d'acqua, in modo che non si bruci durante la cottura. Se si vuole, spargere sulla pasta choux della granella di nocciole o delle lamelle di mandorle.
Infornare per 25 minuti circa in forno preriscaldato a 200° e STATICO.

Crema pasticcera

Ingredienti

2 tuorli
4 cucchiai colmi di zucchero semolato
2 cucchiai rasi di farina
1 bustina di vanillina
250 ml latte

Procedimento

Porre i tuorli in un tegame, ed amalgamarli bene allo zucchero servendosi di una frusta (a mano o elettrica). Quindi, aggiungere la farina setacciata e la vanillina, non smettendo di mescolare, in modo che non si formino grumi. Unire anche il latte e porre sul fuoco a fiamma bassa: mescolare di continuo con un cucchiaio di legno, e spegnere il fuoco quando la crema avrà raggiunto la consistenza desiderata.
Coprire immediatamente con un foglio di pellicola trasparente e, una volta raffreddata, porre in frigorifero.

composizione:

Farcire le ciambelline spalmando prima uno strato di crema, poi uno di panna montata zuccherata, senza amalgamarli tra loro.
Per la crema chantilly, che non me ne vogliano i puristi, mescolare insieme della crema con una dose uguale di panna montata.
Per i cigni, tagliare a metà orizzontalmente un bignet grande, farcirlo e richiuderlo; sistemare il collo nella cavità che si è formata grazie al taglio.
Idea golosa: alla semplice panna unire della granella di pistacchi o dei pezzettini piccoli di fragola.

12 commenti:

Carolina ha detto...

Ehm, ehm... Allora mi fai le finte!?!?
Avevo appena commentato sotto e bello, bello spunta questo...
Anche io se ti può consolare ho avuto diversi problems con paste molliccine e schifosette. Magari tento la tua e vedo di fare pure il cigno! Alla faccia degli impasti svogliati...
Buonanotte carissima!

Babs ha detto...

molto belle le tue paste, veramente brava! ciao
babs

Unknown ha detto...

Che bei dolcetti!!!

vale

Unknown ha detto...

Spero cha anche i miei verranno così belli, perchè ogni volta che mi sono cimentata è stato un disastro :(

Serena ha detto...

Io non me ne vergogno affatto: in bagno leggo eccome, ma riviste di cucina. Ecco, non so perché, ma aiutano. Per quanto riguarda il lato ecologico del tuo post, parli con una che non solo si è laureata con una tesi a tema, ma che sta attenta in una maniera quasi ossessiva al risparmio energetico, rischiando la rissa con mamma e suocera, assai più sprecone. Infine, per gli choux... purtroppo questo tipo di dolci non mi piace, ma esteticamente ti sono venuti bellissimi!

eli ha detto...

Mi fa piacere sentire che la Disney, si occupi del pianeta. Che sia un primo passo? Poichè come multinazionale del giocattolo ha ben poco di cui andare fiera! (produzioni made in China a costi bassissimi, con arcinote conseguenze sui lavoratori, spesso purtroppo minorenni).
Ehehehe! ho anch'io la settimana enigmistica in bagno, in effetti concilia meglio del bifidus.
Complimenti per i bignè! :P

Antro Alchimista ha detto...

Io invece gioco con il telefonino! ahahahahah
Splendide paste, la choux con panna è la mia preferita!!! Un abbraccio Laura

MilenaSt ha detto...

Con il mitico Topolino siamo cresciuti tutti, fantasticando con le loro improbabili, ma affascinanti vicende (anch'io ho provato a leggerne alcune copie di recente, con l'alibi di renderle fruibili ai nipotini, non ancora alfabetizzati!) e mi fa piacere apprendere del recente impegno ecologico, utile monito da inculcare ai piccoli (ma anche ai grandi).
Dsavventure con la pasta choux?
Le prime volte, dovevo immancabilmente rifarla ... :-))

desperate.viz ha detto...

leggo assolutamente!
comunque la Disney con le Giovany Marmotte e in generale le avventure dei tre irritanti Qui Quo Qua ha sempre strizzato l'occhio a questioni un po' più "serie"

le marmotte insegnavano spirito di squadra e amore per la natura! mica poco!

tartina, i tuoi post sono davvero piacevoli! complimenti!

Maya ha detto...

e certo... e a casa dei mie c'è una cesta proprio a canto al Water.. piena di giornali vari... dal giardinaggio... al venerdì di republica!!! quindi come vedi è vizio di famiglia;)))
Parlando di cose più igeniche.. non so' perchè ma i bignet fanno sempre una certa figura... per me... sono un tipico dolcetto domenicale... di quelli che si prendono in pasticceria e si portano per un invito a pranzo...!!! ecco perchè non li ho mai fatti... ma sono davvero così facili????.. allora ci provo!
Un abbraccio

Sara B ha detto...

stupendo eco-post. simpatica la parte... ehm... iniziale :-D e bellissime le tue choux!

tartina ha detto...

@Carol: Ahahah sono imprevedibile, ammettilo! :D
ritenta, sarai più fortunata!
(slogan del "Gratta e Vinci")

@babs: Ma grazie, dear!

@v@le: Grazie grazie grazie!

@sweetcook: Anche per me all'inizio era una tragedia, ma basta avere le accortezze che ho indicato e vedrai che ti risulteranno pure facili!

@Ondina: Ahahah Sale & Pepe aiuta la tua naturale regolarità, allora! E' vero che sto attenta a non sprecare, però ancora per la suocera c'è tempo :P

@eli: Quanto hai ragione, purtroppo. La Disney avrebbe ancora parecchio da rimediare!
Settimana Enigmistica rulez.

@Laura: Devo provare, mi manca!

@lenny: eheh ;)
Ci siamo passati tutti, con Topolino e coi problemi dati dalla pasta choux.

@desperate: E vogliamo mettere il fascino che aveva il Gran Mogol?
Grazie, comunque :)

@Maya: Ti verranno bene sicuramente! Anche a me sanno di domenica, una uggiosa domenica primaverile.

@salsadisapa: Quanti complimenti, grazie!*.*