lunedì 27 luglio 2009

Organizer


Torta alla crema cotta e pesche, inserito originariamente da la tartina.

Uno degli aspetti che più urta il mio già precario-di-suo sistema nervoso quando mi ammalo, è il fatto di dover frenare la mia continua e instancabile iperattività. Io sono una persona - diciamo poliedrica, che si tiene occupata con le mille attività più svariate. Anche se sono conscia di dover passare del tempo in casa, trovo comunque qualche espediente, come farmi t-shirts da sola, o mettermi a disegnare; questo perché la creatività è indispensabile nella mia vita, ne ho dosi a volontà da esprimere come più mi piace (dicono che il segno astrologico dell'Acquario sia particolarmente incline a ciò). Oltretutto, sono anche una persona che tende a programmare ed organizzare costantemente tutto quello che fa. Sebbene non mi serva di un'agendina elettronica o di un romantico Moleskine, il mio cervello, diviso a settori e scomparti, funziona come un registro di eventi. Quando la mattina mi sveglio, la mia testa comincia subito a programmare il da farsi e le ore che mi separano alla sera. C'è anche ore 8:45/9:05 colazione. Sa un po' di ossessione compulsiva, ma se qualcosa non va come da previsto o se, che non succeda mai!, qualche orario non viene rispettato, la mia rabbia sale alle stelle. Devo avere tutto sotto controllo. Ovviamente ciò si rivela impossibile, quanti sono gli imprevisti che sorgono inaspettatamente! Detto questo, comprenderete meglio quando vi dirò le parole "febbre per una settimana intera, a 39 con bronchite e a fine luglio". Innanzitutto, tutte le mie pianificazioni appunto. Le giornate in piscina, feste patinate in ville sperdute, giornate al mare e festival di musica. Puff, cancellato. E, come se non bastasse, con la febbre a 39 e oltre, di certo non potevo mettermi a fare chissà cosa. Anche un libro un po' più impegnativo di Glamour mi sembrava un'impresa titanica, per non parlare della cucina! L'ho così trascurata da non avere praticamente ricette nuove da proporvi (ma rimedierò). La mia attività consisteva nello stare supina nel letto emettendo un costante lamento da appestata, oltretutto mentre tutti intorno a me insinuavano che avessi preso la suina (vedi post precedente), il che è stato abbastanza avvilente. Solo adesso ne sto uscendo, in compagnia di un pasticcone di antibiotico di quantità macroscopiche, e di uno sciroppo con "aroma di cannella" e "polvere di caramello". Tutt'altro che appetitoso. Mi pinzo il naso, lo butto giù, bicchiere d'acqua e poi qualunque cosa abbia un sapore più gradevole. Come questa torta. Vogliamo parlare del "pasto del malato"? Brodo, petto di pollo con verdure lesse e riso in bianco. Appena mi sono messa in piedi ho voluto provare questa splendida torta che in questi giorni troneggiava in diversi blog, tra cui Deliziando, Muffins, cookies e altri pasticci e C'era una volta, ma adesso non c'è più, ripresa da "Sale&Pepe" del mese di luglio.


Torta di pesche e crema cotta

Ingredienti per 6 persone

per la base:
60 g burro
60 g zucchero
1 uovo
80 g farina
5 g lievito per dolci vanigliato
un pizzico di sale

per la crema:
130 g zucchero
1/2 l latte
200 g fecola
1/2 l panna fresca
4 uova
la scorza grattugiata di un limone non trattato

inoltre:
4 amaretti morbidi di Sassello (la ricetta ne prevedeva 8 ma 4 sono stati sufficienti a ricoprire la base)
400 g pesche noci

Procedimento

Innanzitutto prepariamo la base. Utilizzando le fruste elettriche, montate il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso, poi incorporate l'uovo, la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale.
Foderate il fondo di uno stampo a cerchio apribile di 22 cm di diametro con la carta da forno, incastrandola col bordo, e imburrate e infarinate i bordi. Versatevi l'impasto e, utilizzando il dorso di un cucchiaio leggermente inumidito, livellatelo accuratamente, quindi cuocete la base in forno caldo a 150° per 30 minuti.

Nel frattempo prepariamo la crema. Scaldate il latte con lo zucchero in una casseruola finché quest'ultimo non si scioglie. A parte, stemperate la fecola nella panna e, versandola a filo nel latte zuccherato e mescolando continuamente con una frusta a mano, cuocete la crema su fiamma bassa per 5-6 minuti o fino a quando risulta molto soda.
Lasciatela intiepidire, quindi incorporate la scorza grattugiata del limone, le uova, una per volta, e le pesche (tranne una che servirà per la decorazione), pelate, snocciolate e tagliate a dadini.

Lasciate raffreddare la crema, cospargete la base cotta con gli amaretti sbriciolati, poi versate la crema sulla base (non spaventatevi perché arriverà fino al bordo ma in cottura non cresce), trasferite nuovamente lo stampo in forno e proseguite la cottura per un'ora a 150° (verificando la cottura al centro della torta con uno stuzzicadenti che deve uscire praticamente asciutto.
Lasciate raffreddare la torta nello stampo in frigorifero per almeno 6-8 ore, sformatela sul piatto da portata e decoratela con la pesca rimasta tagliata a lamelle sottili.

11 commenti:

Serena ha detto...

Piccola, non sai come ti capisco! Anch'io sono una donna agenda, faccio le pianificazioni quinquennali di pulizie, menu, persino del tipo di profumo da usare nei vari periodi dell'anno, secondo il clima! E mi basta un intoppo che mi impedisca di rispettare lo scadenziario (e quindi faccia saltare anche tutte le attività successive) per mandarmi in bestia. Se poi l'intoppo è inopportuno come un'influenza a Luglio, non ne parliamo!
Immagino, però, che per preparare una torta del genere, di impegni se ne debbano annullare diversi... mi sa di una cosa laboriosissima!!! Poco male, ha un aspetto così invitante che vale la pena di cancellare qualche attività!!!

Carolina ha detto...

Mi unisco al gruppo...
Anche io sono proprio così, quasi a livello maniacale! Ma non riesco proprio a farne a meno. Ne ho bisogno per sentimi in pace con me stessa, tranquilla...
Come stai adesso?
Per quanto riguarda la torta, vedo che sei caduta in trappola pure tu, eh?! ;)
Probabilmente questa è la ricetta di Sale e Pepe che ha avuto più successo nella storia...
Ti auguro una buona settimana!

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! bè..è bello non setirsi le uniche! noi organizziamo porprio tutto..persino le vite altrui!è una sorta di pianificare per mettere ordine e sapere sempre cosa aspettarsi!
Che buona questa torta! leggera e fresca!
un bacione

Fiordilatte ha detto...

ma...ma...siamo un gruppo di maniache noi foodblogger.. vedo che la mania dell'organizzarsi il tempo, vuoi mentalmente o vuoi tramite agendina, è diffusa! Io devo assolutamente farmi dei piani mensili, settimanali e giornalieri perché devo avere la situazione sotto controllo! Poi finisce sempre che non li rispetto alla lettera, ma devo potermi rendere conto di quando tempo ho a disposizione :P

Ps questa torta ha conquistato tutti eh? :)

Unknown ha detto...

Io dico sempre di vivere perennemente in funzione multitasking :)
faccio contemporaneamente più cose e nel frattempo penso a quello che dovrò fare dopo, però mi piace troppissimo:)E mi tengo sempre impegnata:)

Sulla torta chettedevodì se non che ti venuta splendidamente??

eli ha detto...

Ciao Tartina,
accidenti l'hai presa proprio per bene la bronchitaccia! Mi sa che a far scappare i germi è stato il buonissimo sciroppo caramello/cannella, altrochè antibiotico!! eheheheh!
Scherzi a parte, sono contenta che tu stia meglio.

Complimenti per la torta!!!

tartina ha detto...

@Ondina: Sì, anch'io divento intrattabile, ma anche per la minima cosa eh! Comunque non ti preoccupare, per la torta non dovresti disdire neanche tanti impegni, e poi ti rimarrebbe una cosa così buona... :) Tanti baci, cocca!

@Carol: Ne abbiamo trovato un'altra, allora! Bene bene, mi sento meno sola! Io insomma, la tosse mi sta dilaniando, poveri i bronchi. Ieri sera, per la disperazione, sono uscita e mi sono imbattuta nel concerto dei Negrita, non proprio il massimo per la mia riabilitazione. All'una gli occhi mi bruciavano dalla stanchezza. Comunque, sono in via di ripresa, grazie dell'interessamento cara! Come siete premurose!:*
(Sì, Sale&Pepe questa ricetta la metterà nell'Albo d'Oro)

@manu e silvia: Io tendo a pianificare piuttosto la mia vita, ma ovviamente se a volte c'entrano i miei genitori o gli amici, allora... ahahah vero, questa torta è ideale per l'estate! ;)

@Fiordilatte: Davvero! Anch'io non mi aspettavo un tale plauso popolare! Mi sa che bisognerebbe rilassarci un po', donne... ahah
La torta crema e pesche domina incontrastata tra le etichette "dolci" di tutti i blog del mondo!

@sweetcook: Ahahah definizione perfetta! Infatti è come un grande ipertesto virtuale *_*
Ma addirittura venuta splendidamente? Detto da te e dalla tua foto che inviterebbe a mangiare anche Kate Moss è una lusinga!

@eli: gnam, eli! Altro che torta crema e pesche! Chi vuole assaggiare un po' di Lisomucil? Non affannatevi! :)
Grazie di tutto, tanti bacioni:*

babette ha detto...

Nooo, povera Tartina... mi dispiace che ti sia presa una super influenza! Stai meglio adesso, vero? Ora potrai riprendere le tue attività culinarie e stupirci come fai di solito con tante belle cosine da leccarsi i baffi!
Un mega kiss :)

Günther ha detto...

su su è solo un influenza ti aspettiamo, intanto complimenti per la super torta alle pesche che ci gusteremo in attesa di tue nuove, auguri

MilenaSt ha detto...

Va bè, hai superato l'influenza-sfiga alla grande: questa torta è splendida :))

tartina ha detto...

@babi: Sìsì, babi, adesso sto decisamente meglio! Ieri era anche l'ultimo giorno di antibiotico, per fortuna. Pensavo di rimanerci strozzata, con quel pillolone :| Tranquilla, sono tornata in carreggiata ;) ahah

@Gunther: Tosse a parte, sono tornata, Gunth :D

@lenny: Grazie, lenny :*