venerdì 31 luglio 2009

Life in technicolor


Gazpacho, inserito originariamente da la tartina.

A differenza di quello di un gatto, di un cane o di un pipistrello, l'occhio umano, miopia e astigmatismo a parte, ha la caratteristica di vedere il mondo a colori (si escludono daltonismi di vario tipo). Ciò è dovuto al fatto che gli oggetti, investiti dalla luce solare, assorbono determinate lunghezze d'onda e ne riemettono altre: e così vediamo l'erba verde perché il verde è l'unico colore che in realtà è respinto dal nostro giardino, un crocus giallo perché la lunghezza d'onda del giallo non è assorbita dal fiore dello zafferano. Fin dall'epoca degli Egizi, si è attribuito un significato ad ogni colore; in età moderna, poi, è nata anche la cromoterapia, secondo cui i colori aiuterebbero corpo e psiche a ritrovare il proprio equilibrio. Sebbene non creda a "Dimmi il tuo colore preferito e ti dirò chi sei" perché, a mio parere, fa molto test di "Cioè", è interessante notare come invece il colore delle pareti di una stanza o semplicemente di una maglietta possa influenzare il nostro umore, e vedere il significato che si cela dietro quel determinato colore. Il colore che in assoluto preferisco è il rosso: questo è il primo colore dell'arcobaleno che il neonato riconosce, è il primo colore a cui i popoli abbiano affibbiato un nome. Il rosso è il colore che può muoversi più rapidamente tenendo a sé legato lo sguardo, ed è stato dimostrato che l'esposizione al rosso accelera i battiti cardiaci e stimola la produzione di adrenalina. Il rosso è il colore legato a Marte, dio della guerra, per la sua associazione al sangue; è inoltre simbolo di vitalità, fierezza, amore, passione e sensualità. Di contro il blu induce alla calma e si connota come placida e profonda soddisfazione, denota uno stato di soddisfatto adattamento. Fissando a lungo questo colore si produce un effetto di quiete, soddisfazione ed armonia: è infatti ciò che ci capita di fronte ad una placida distesa d'acqua, o ad un cielo estivo. Per i cinesi il blu è il colore dell'immortalità. Il blu è il colore del silenzio, della calma e della tranquillità. è il colore della contemplazione e della spiritualità; non a caso è associato alla forma geometrica del cerchio, simbolo dell'eterno moto dello spirito, insieme di quiete e dinamicità. In una stanza blu i battiti cardiaci diminuiscono e la sensibilità al freddo aumenta, mentre gli oggetti sembrano più piccoli e leggeri. Da piccola invece andavo matta per il verde, a cui corrispondono sensazioni di solidità, stabilità, forza e costanza ed un comportamento caratterizzato dalla perseveranza. L'energia del verde è un'energia potenziale raccolta in se stessa che denota una tensione interiore. L'effetto di stabilità prodotto dal verde rappresenta, da un punto di vista psicologico, i valori saldi che non mutano. La scelta del verde indica inoltre autostima. Il verde è il colore della vegetazione, della natura e della vita stessa, è il colore della rinascita primaverile, della forza della natura.
Il verde, secondo gli psicologi, significa forza, perseveranza, equilibrio e stabilità. Probabilmente questo deriva dal fatto che il cristallino focalizza la luce verde quasi correttamente sulla retina e l'occhio percepisce perciò tale colore molto facilmente.
Il verde è associato a Venere, dea dell'amore e della fertilità. Talvolta il verde è anche associato ad una simbologia negativa, in quanto è anche il colore della rabbia e della putrefazione, del veleno e dell'invidia; nel corpo umano il verde è segno di grave malattia e di morte. Il giallo è il colore caldo per eccellenza, rimanda alla radiosità che risveglia e dà calore. Suscitando una sensazione d'espansione e spingendo al movimento, il giallo corrisponde ad una condizione di libertà e autosviluppo. Il giallo, infatti, è il colore dell'illuminazione e della redenzione. Simbolo del sole, dell'oro e della saggezza, appartiene alla sfera dell'espansione, dell'idealismo ed dell'azione. In Oriente il giallo è il colore del sole, della fertilità e della regalità. Le associazioni che si ritrovano in tutte le religioni relativamente al colore giallo sono: oro, luce e parola. E ancora il viola, nato dalla mescolanza tra blu e rosso, è il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia; il marrone corrisponde invece alla corporeità, e per questo motivo, un rifiuto assoluto o indifferenza verso tale colore, denota un preciso atteggiamento verso tutto ciò che è materiale e legato alla fisicità. E infine il nero può essere definito come l'impressione visiva che viene sperimentata quando nessuna luce visibile raggiunge l'occhio; in Europa ha assunto il significato di lutto, morte e tristezza. Al contrario, in Giappone è il bianco il colore del lutto: questo contiene tutti e sette i colori dell'iride, ed è il colore della purezza, della pulizia, dell'innocenza, della nascita, della precisione.

Oggi vi propongo una ricetta freschissima, ideale per la calura estiva che sembra essere più intensa che mai. Il piatto è di un bell'arancione brillante, colore dell'ottimismo ad oltranza, della creatività, dell'energia. Non a caso, rappresenta la percezione sensoriale legata all'appetito.


Gazpacho andaluso

Ingredienti

100 g pane raffermo
600 g pomodori non troppo maturi
1 cetriolo
1 peperone giallo e 1/2 peperone rosso
1 spicchio d'aglio
1 cipolla di Tropea di media grandezza
sale
50 ml olio extravergine di oliva
aceto di vino bianco
acqua
pepe

Procedimento

In una ciotola mettere il pane, unendo poi mezzo bicchiere di aceto e acqua fino a ricoprirlo. Nel frattempo lavare le verdure, mondarle e ridurle a pezzettini, avendo l'accortezza di togliere buccia e semi ai pomodori, e le costole bianche interne e i semi ai peperoni. Frullare col frullatore le verdure con l'olio, il sale e il pepe; infine strizzare il pane e frullare anche quello al tutto. Mettere il composto ottenuto in una ciotola, quindi far raffreddare in frigorifero per qualche ora. Servire il gazpacho freddissimo (se si vuole, unire dei cubetti di ghiaccio), e accompagnarlo con verdure a pezzettini (cetrioli, peperoni, pomodori, cipolle), oppure tocchetti di pane tostati o fritti, o ancora uovo sodo a pezzettini.

8 commenti:

Virginia ha detto...

Bella lei...allora arancioniziamoci di brutto!! E W i test di Cioè (che, tra l'altro, devono essere parenti stretti di quelli di FB)!!

tartina ha detto...

@Virgi: Orangize! Ahahah
Sì, anche secondo me l'affinità tra i due tipi di test è sconcertante... Facebook è un grande e moderno Cioè virtuale *_*

Unknown ha detto...

Non l'ho mai provato, ma ora più che mai ne ho voglia ^_^
Buon fine settimana:)

Serena ha detto...

Che bello questo excursus sui colori! Il mio preferito è il rosa, che significherà? Anch'io nei giorni scorsi ho fatto il gazpacho, però il mio è rimasto molto più granuloso, non era così cremoso: di base, sembrava una panzanella un po' pestata con il dorso del cucchiaio ;-)

tartina ha detto...

@sweetcook: Allora lo devi assolutamente provare, è dissetantissimo!

@Ondina: Sai che non ho trovato un granché sul rosa? Senti qua: "Il rosa rappresenta l'amore e la gentilezza. Agisce in maniera spiccata sul sistema nervoso rilassandolo e migliorando la vista." Tutto qui, però ci potrebbe anche stare, tu sei una persona delicata e raffinata, dai modi gentili :)
Eheh il gazpacho non viene sempre della giusta consistenza :P

babette ha detto...

Ok, d'ora in po quando aprirò l'armadio per scegliere che mettermi, mi ricorderò di questo post! Il rosa però non è contemplato!!! Eccavoli, io oggi mi sono vestita tutta di rosa, sandali rosa, borsettina in paglia con ricami sul rosa, bijoux rosa, trucco rosa... insomma deeppink! Ma poi... "Cioè" esiste ancora??? :P

tartina ha detto...

@babi: guarda, sul rosa ho scritto in risposta ad Ondina ;)
Ahahah non so se esista ancora, ma sarà stato sicuramente soppiantato da altre riviste di elevata cultura.

babette ha detto...

Ah si, scusa non avevo letto gli altri commenti! :P