sabato 11 luglio 2009

Gioventù bruciata



All'età di 11 anni io ancora giocavo con le Barbie, e cominciavo a rimanere affascinata dall'arrivo delle Bratz, le bamboline anoressiche fashion col testone più grosso di loro. Leggevo Topolino, e rimanevo incantata dai disegni Disneyani, e dalle storie moraleggianti. Con le amiche improvvisavo scettri di carta e giocavo alle paladine della giustizia. Con gli amici optavo per il nascondino, ma mi prestavo anche a giochi di battaglie e strategia. La sera guardavo con il babbo e la mamma la Gialappa's Band o qualche film impegnato, poi li salutavo con un bacino sulla guancia, e, quando facevo tardi, era mezzanotte. Mai avuta la Play Station, mai avuto il Nintendo, mai avuto il Tamagotchi, il giochino elettronico più stupido della storia, che portava il bambino a diventare un automa asociale, chiuso nel suo mondo col suo unico amico - un pulcino virtuale che cagava e moriva ad intervalli alterni; mi limitavo al Prato Fiorito del computer giusto quando non avevo niente altro di meglio da fare. Non ero ancora Donna, invece del reggiseno portavo un top, non mi ero mai depilata e i maschi li vedevo solamente come compagni di merende. Eccezioni a parte, in linea di massima era così, alla scuola che frequentavo. Classe 1990, mi sorge spontanea una domanda che potrebbe benissimo formulare mia nonna: cos'è successo ai giovani d'oggi? Non voglio scagliarmi in polemiche sulla gioventù che finisce nella droga, a guidare macchine sportive e senza un principio, né un ideale, figuriamoci. Piuttosto mi vorrei soffermare su quei "giovani" di 10 e 11 anni. Innanzitutto, è cambiato il significato del termine: prima in quella fascia d'età c'erano i bambini, giovani e teen-agers si diventava ad almeno 14-15 anni. Ora sembra di essere in una lotta contro il tempo: tutto è anticipato, le tappe più importanti della vita vengono bruciate senza che nessuno se ne accorga. Il bello è che i genitori, se da una parte si lamentano dei pargoli imbevuti di fertilizzante a crescita rapida, dall'altra sono loro stessi ad incrementare il processo. Perché, nell'occasione di una Comunione, regalare un cellulare? Il bambino ha 9 anni, cosa se ne fa del cellulare? Ci chiama gli amici immaginari? Il Telefono Azzurro? Sarebbe meglio optare per uno zaino, una macchina fotografica, una mazzata in testa. L'evoluzione forzata dei ragazzini di oggi ormai non ha più freni: il sabato sera è davvero inquietante vedere sfilare in centro dodicenni in abiti succinti (e anche volgari, vi dirò) e maschiotti brufolosi e ancora un po' tarchiati che gli corrono dietro. Io stessa, a volte, quando vado a ballare, mi sento fuori luogo, e ritrovo a chiedermi se devo essere io ad andare a casa o loro ad essere a letto a dormire. Accanto a televisori sparsi per tutta la casa che contribuiscono ad una regressione cerebrale, alla Nintendo Wii e ai palmari nelle tasche dei jeans, c'è anche proprio un diverso atteggiamento di approcciarsi alle cose, ma soprattutto agli altri. Innanzitutto si è perso il rispetto per le persone più grandi, poi si sta facendo largo un nuovo modo di vedere anche l'intimità e la sessualità. Ragazzine sveglie si prestano ad emozionanti video fatti col cellulare dove mostrano fiere le loro nudità, per poi inviarli agli amici, un po' come inviare la foto del nuovo animale domestico, o le foto che Fiammetta ultimamente non fa che inviare del suo soggiorno presso la band di deficienti della Tim. Strappare via i peli e truccarsi da transessuali da sbarco diventa la quotidianità fin dagli 11 anni, mentre io ancora a 14 anni me ne andavo in giro coi toupet sotto le ascelle; con le lampade si inizia dai 12, casomai dopo la pelle ne risentisse troppo (poco). Fare sesso è come fare un nuovo record a Pinball, il flipper offerto gentilmente dalla Microsoft. Una gioventù superficiale e precocemente cresciuta si sta affacciando alle soglie dell'età moderna. Il problema può essere scansato ed evitato, pensando forse che sia eccessivo arrivare a dire certe cose, che sono i tempi che cambiano, che non c'è niente di male. Solo una domanda: cosa fare quando, a ricreazione, i bambini delle elementari si nasconderanno in bagno a fumare? Scusate, ragazzi, non bambini.

In onore dei bambini che venivano beccati con le mani nella marmellata, la ricetta di questa spalmabile delizia che ha conquistato me e famiglia.


Marmellata di albicocche

Ingredienti

per ogni kg di albicocche mondate
550 g zucchero raffinato

Procedimento

Denocciolare le albicocche e privarle delle parti non edibili fino a raggiungere la quantità desiderata (uno o più kg). Tagliarle a pezzettini e metterle in una pentola antiaderente dai bordi alti e piuttosto capiente insieme allo zucchero. A fuoco medio-basso far cuocere per due ore circa, mescolando spesso con un cucchiaio di legno (questo tempo può essere perfettamente impiegato telefonando alla suocera o all'amica logorroica che non sentiamo da un bel po'). Per una marmellata più liscia, far cuocere di più; più soda, far cuocere di meno, anche se questa è una consistenza ottimale. La consistenza perfetta è raggiunta quando, posto un cucchiaino di marmellata su un piatto, inclinandolo la composta resta ferma o cola molto lentamente. Spegnere il fuoco e riempire di marmellata dei vasetti sterili precedentemente preparati, quindi lasciarla raffreddare all'interno di essi, senza chiuderli. Quando si saranno freddati, per conservare meglio i vasetti, chiuderli con i loro tappi e metterli in una larga pentola colmandola di acqua (l'acqua deve sommergere i vasetti). Portare all'ebollizione e farceli rimanere per 10 minuti circa. Trascorso questo tempo, farli raffreddare e poi prelevarli. In questo modo si conservano per moltissimo tempo; una volta aperto il vasetto però, conservare in frigorifero.

9 commenti:

Carolina ha detto...

Ottima la marmellata di albicocche... È una delle mie preferite!
Ne ho fatto una bella scorta prima di partire da lasciare ai miei genitori. La mia versione è un po' diversa: io metto anche il succo di limone e lascio a macerare tutto per una notte. Un po' più lungo del tuo procedimento...
Buon fine settimana cara!

MilenaSt ha detto...

Anche tu alle prese con marmellate?
Io cerco di reprimermi, ma ci casco sempre :))

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! eh si, i giovani d'oggi son davvero molto diversi da quelli di un tempo (noi abbiamo "qualche anno" in più di te e notiamo ancora di più la differenza!)
Prutroppo cambiano le mode, gli stili di vita...ma vedrai che si ritornerà anche indietro!
buonissima questa marmellata...ideale spalmata su delle fette biscottte per colazione!
bacioni

eli ha detto...

Io lavoro in un asilo, e le bambine in abiti succinti ci sono anche lì...e non è certo colpa delle bambine! Se poi si sporcano o si strappano il top di pizzo le madri si inc... pure! (no comment)

Fette biscottate burro e marmellata, una delle mie colazioni preferite!

Maya ha detto...

Tartina Tartina... Io ho qualche anno più di te... e ti posso dire che questa cosa la noto e l'ho notata da tempo anche io... l'accorciare così le tappe è (tristemente)il risultato di una società sempre più voltata al consumismo,all'apparire, all'esteriorità più estrema.... devi sempre essere in tiro ... al top...!
Basta vedere come vanno a scuola i bambini... perchè di bambini si tratta...
Io ho fatto medie e superiori con lo stesso zaino...e il mio primo cellulare l'ho avuto il 2° superiore.. ma non per questo ho avuto strane turbe psichiche,anche se al giorno d'oggi scatenerebbe probabilmente gravi crisi isteriche nel pupo, per questo IN-AC-CE-TTA-BI-LE "ritardo"... :)
Molto spesso...(sempre) i bambini conciati da grandi sono l'immagine speculare dei genitori... si si di quelle mamme che passano il tempo libero dall'estetista e si vestono come dovrebbero le figlie... insomma c'è una triste inversione dei ruoli... loro sotto-vuoto per somigliare alle figlie giovani e le figlie si nascondono sotto ettogrammi di Trucco nel disperato tentativo di sembrare una 30enne in carriera alle tenera eta di 12 anni.!
Antropologi aiutateci voiiii!!!!

Ottima marmellata..

Elena Bruno ha detto...

I ritmi di crescita accellerati non danno il tempo di maturare, assaporare,... io ringrazio di aver avuto il tempo di crescere con il giusto intercalare :-)
Buona domenica

tesargento@yahoo.it ha detto...

Questo è davvero un tasto dolente, io ho una sorella tredicenne che è stata cresciuta dai miei genitori con i ritmi della generazione "passata" e cioè la mia. Giustamente loro non vedevano il perchè permettere a lei cose che io non avevo mai fatto. Il risultato è che mia sorella non si trucca, deve rientrare alle otto e mezza (nove e mezza d'estate) non porta minigonne e quest'anno per la prima volta le sono state comprate un paio di zeppe (ma guai a nominare i tacchi a spillo).
Sembra una bambina felice, ma mi viene sempre da chiedermi come viva il fatto che alla sue compagne viene permesso tutto ciò che a lei è vietato, se non finga di essere felice per poi covare chissà quale rancore.
L'altra sera, a Londra ho provato a proporle di andare in un pub dopo cena, in modo da farle vedere un po' di vita notturna. Mi ha risposto - ma sono già le undici, girare col buio è pericoloso, e poi a me la birra non piace, e nemmeno i posti affollati-
Credo significhi che dovendo scegliere tra il modello proposto dai genitori e quello proposto dai compagni, un bambino/ragazzo sereno sceglie il primo.
Credo che mi farò una bella fetta di pane e marmellata di albicocche prima di disfare le valigie, tanto per ricordarmi che anche noi, generazione mulino bianco, rispetto ai nostri genitori abbiamo perso qualcosa di importante
Buona domenica,
Tesh

tartina ha detto...

@Carol: E' che a me non piace poi l'aroma di limone che rimane ;)
Buona settimana anche a te!

@lenny: Con mia madre stiamo "marmellizzando" ogni tipo di frutta che ci capita sotto tiro! Ma sono troppo buone :)

@manu e silvia: No, in realtà io non voglio che si ritorni indietro, mi piacerebbe più un compromesso tra il rigore di un tempo e l'eccessiva lascivia di oggi :D
Sì, la mattina fette biscottate burro e marmellata è un must!

@eli: Sembra quasi che le madri vedano nelle bimbe le loro proiezioni... abbastanza triste come cosa.

@Maya: Ma quanto ti do ragione, mia cara! Esattamente, i genitori vogliono fare dei figli delle loro piccole copie. E il viziarli in modo esasperato spesso serve a sopperire alla loro mancanza dal ruolo di genitori veri e propri.

@twostella: Esattamente! Così si perdono la vita!

@Tesh: Uuuuh Tesh, mi sei mancata! Dove te ne vai? Ahah "generazione Mulino Bianco", ebbene sì. Tua sorella magari ancora non riesce a capirlo, ma è molto fortunata. Sicuramente, come hai detto tu, può darsi che tra poco si trovi un po' spaesata tra compagne troppo arzille. Quello è il momento più difficile, anche per me è stata un po' la stessa situazione, anche se - ti confesso - i miei genitori non mi vietavano niente (ovviamente nella sfera del lecito e del possibile), ma ero proprio io a non voler bere birra a 13 anni, o fumare, o fare chissà cosa. Penso comunque che uno poi debba dire grazie di essere cresciuto senza bruciare le tappe :)

Isafragola ha detto...

appartieni alla generazione delle bratz...io sono rimasta alle barby! Bella la marmellata lasciata cuocere a lungo. E complimenti anche per la foto