mercoledì 3 giugno 2009

Under pressure



E ci risiamo. Puntuale come un orologio svizzero, puntuale come un buisness-man inglese, puntuale come il giornalino delle promozioni Coop, arriva inesorabilmente la tanto temuta sessione estiva. Si torna sui libri, sì, ma stavolta accompagnati dalla calura estiva che, straziante ed implacabile, renderà ogni pagina un tormento (l'unica speranza è che non ritorni quel caldo assassino di una settimana fa, almeno non subito, per favore! Richiesta accorata di una povera studentessa universitaria alle prime armi). Che poi, in realtà, non considerando l'esame di maturità, per me è la prima volta stare sui libri fino a luglio inoltrato. Quando, gli anni passati, la campanella suonava verso il 10 di giugno, cori d'esultanza, machicipensaoraaicompiti, tre mesi davanti di pura nullafacenza, la prospettiva di una dorata tintarella, la sera si fa tardi, la mattina anche. E adesso? Adesso sveglia presto, sotto con lo studio, la sera si esce, ma poco perché "la mattina c'è da studiare". Si arriva al punto che i momenti dei pasti o della pausa-Internet sono attesi come una vincita alla lotteria, e osannati più di "C'era una volta in America". Che poi, davvero, gli esami non finiscono mai. Tutta la nostra vita è costantemente sotto pressione, come se un gas si dovesse contrarre (scusate la similitudine, ma... ehm... lo studio...). Esami su esami si accavallano implacabili, e non sto parlando solo di quelli universitari, appunto. L'esame per l'idoneità alla patente di guida, un esame medico, l'esame a cui ti sottopongono certe persone, interessate ad osservare come sei vestita, quanto è pulita la tua casa. I professori si susseguono, e sono i più svariati. È un esame anche un'amicizia: bisogna dimostrare di esserne all'altezza, attraverso le prove che la vita ci propone. Un esame è anche se la suocera ci chiede di preparare delle lasagne al forno perché lei ha troppo mal di testa: se non vi tirerete indietro e saranno buone, vedrete che l'esame vi avrà fatto guadagnare punti verso la conquista del nuovo maritino. Che poi il voto ci piaccia o no, quello è un altro conto: sta a noi accettarlo, oppure rifiutarlo, prendendone semplicemente atto.
Insomma, tutto questo per dirvi che continuerò a postare sul blog, purtroppo però non accompagnandole più con le consuete elucubrazioni partorite dalla mia mente, o almeno non sempre, o almeno non così lunghe. Comunque sia, il blog rimarrà sempre una piacevole distrazione tra un'ora di intensa attività e l'altra.

Detto questo, vi lascio oggi la ricetta di una crostata particolare. Attenzione, non è indicata proprio a chi non gradisce un aroma floreale nei cibi, e a chi pensa che sarebbe meglio non mischiare tavola e vasi da giardino :)


Crostata alla crema di rose

Ingredienti

per la pasta:
250 g farina 00
150 g burro
1 uovo
50 g zucchero
1 uovo + 1 tuorlo per spennellare

per la farcia:
2 cucchiai di gelatina di albicocche
20 petali di rose del giardino non trattate
150 gr di zucchero
1 cucchiaio di scorza di limone
5 tuorli
2 cucchiai di rosolio o liquore a piacere (io l'ho omesso)
40 gr di farina
500 gr di latte
6/7 rose

Procedimento

Lasciar andare nel mixer l'uovo e lo zucchero, quindi aggiungere anche il burro tagliato a tocchetti e la farina. Appena la pasta comincia ad ammassarsi, creando una specie di palletta, toglierla dal mixer, compattarla e porla a riposare nel frigorifero per almeno mezz'ora.
Trascorso questo tempo, prelevare la maggior parte della pasta, lasciandone un poca da parte: quindi stenderla, ricordandosi di farlo sempre in un verso, in orizzontale o in verticale, altrimenti in forno potrebbe ritirarsi. Rivestire con la pasta stesa una tortiera e porla di nuovo in frigorifero a raffreddare. Con la pasta rimasta, fare dei rotolini piuttosto lunghi ed intrecciarli. Prendere la tortiera dal frigo e bucherellare la pasta coi rebbi di una forchetta, per non farla alzare in cottura. Col tuorlo sbattuto, spennellare i bordi della pasta e attaccarvi le cordine.
Adesso tagliare 2 fogli di carta d'alluminio lunghi circa 50 cm, arrotolarli per lungo e disporli attorno al bordo. Mettere in forno a 200° finché non è cotta, per 20 minuti circa.
Per preparare la crema, mettere innanzitutto a scaldare il latte. Col frullatore a immersione frullare i petali a cui precedentemente deve essere tolta l'unghia (cioè la parte che è attaccata al gambo), insieme a due cucchiai di zucchero, il rosolio e le scorzette di limone. Aggiungere un po' di latte.
In una ciotola mettere 5 tuorli, sbatterli ed aggiungere lo zucchero rimasto, la farina, il "frullato" di rose, il latte e fare addensare mescolando velocemente, portando la crema ad ebollizione. Quando è pronta, farla raffreddare.
Spalmare con un pennello, nella base della crostata, la gelatina di albicocche diluita in un pentolino con un po' d'acqua, aggiungere la crema e decorare il tutto coi petali di rosa spolverati di zucchero a velo.

15 commenti:

Günther ha detto...

è una gran bella ricetta , sonoc erto che piacerà a molti

Serena ha detto...

Mia cara Tartina, hai proprio ragione: gli esami non finiscono mai e siamo sottoposti a una verifica costante per tutta la nostra vita, in ogni situazione... soprattutto le persone come me, particolarmente ansiogene, vivono come una prova anche la semplice puntata settimanale al supermercato.
Per quanto riguarda questa bellissima crostata, mi piace moltissimo, io sono una fan dei sapori floreali nei dolci (e nei salati), a questo proposito, eccoti la ricetta del ciambellone al tarassaco: sbatti 3 uova con 110 gr di burro fuso, i petali di una trentina di fiori di tarassaco e un cucchiaio di miele. In un'altra terrina mescola 180 gr di farina, 130 di zucchero e 1 cucchiaino di lievito. Aggiungi a questo composto quello liquido, mescola sommariamente, come per un muffin, versa in uno stampo piccolo (20 cm dm) e inforna a freddo. Quando il forno avrà raggiunto i 180° controlla la cottura... purtroppo non so darti indicazioni precise sui tempi, perché il forno che ho nella casa in montagna è un po' ballerino, penso di aver tenuto la torta in forno per un quarto d'ora ì, venti minuti...

Carolina ha detto...

Come mi piace questa ricetta! Non potevi farmi più felice oggi... Copiata anche questa, insieme alla torta fragolosa.
In quanto a esami io sono stata la negazione per un sacco di anni... Ho imparato a gestire la tensione solo quando ho iniziato la laurea specialistica! Pensa un po'...
Lunedì, se tutto va bene (scongiuri del caso...), ho l'ultimo esame di tutta la mia carriera scolastica... Non vedo l'ora.
Buona serata cara e in bocca al lupo per la tua sessione estiva!

Sonya Eff ha detto...

incantata da quanto ho letto
sonya

tartina ha detto...

@Gunther: Grazie mille, Gun :D

@Ondina: Uuuuh! Come sei efficiente, darlin'. Copiata :P

@Carol: Crepi, piuttosto in bocca al lupo a te! Sì, ancora io sono all'inizio, ho da imparare :)

@Sonya: Addirittura? Ma grazie!

fiOrdivanilla ha detto...

per non parlare poi dell'esame più grande, quello più importante, quello che apparentemente passa più inosservato, perché scontato, silenzioso.. l'esame della Vita, le costanti prove che ci pone davanti quasi quotidianamente, talvolta una lotta alla sopravvivenza quando sembra un periodo in cui tutto va storto.. e via dicendo. La vita, una grande roccia, un grandissimo esame da affrontare.. e interminabile. E poi tutti i sassolini che le stanno sopra, sotto, attorno.. che sono tutti gli altri piccoli esamini, ovvero quelli che per la maggior parte hai elencato tu. Hai ragione, gli esami non finiscono mai...

ma per fortuna ci sono dolci che, come questo, sono in grado di regalarci più che un sorriso. Diciamo due, ma anche tre sorrisi o quattro! Diciamo anche che questa torta mette sicuramente tanta allegria già solo a vederla.. e chissà che piacere e che libidine assaggiarla.. sembra davvero raffinata e molto.. femminile! :)

un saluto,
manuela

MilenaSt ha detto...

Mi mancheranno le tue introduzione divertenti, ma lo studio viene prima di tutto e così ti faccio un in bocca al lupo fortissimo.
Qualche giorno fa, ho preparato il gelato di rose (anch ese non ancora postato) e sono certa che mi piacerebbe anche la tua crostata :-D

Alex ha detto...

buona la ricetta...bellissimi i petali di rosa...sono in periodo "floreale" e questa mi serve proprio!!!!

eli ha detto...

Un grandissimo in bocca al lupo per te. :)))))

Buonissima la torta floreale, io personalmente vado matta per le violette.

Edda ha detto...

Per me è perfetta, un gran bella ricetta e la foto èmolto romantica. Ho un debole per gli aromi floreali...

tartina ha detto...

@Manuela: Esatto, cara! La vita è l'Esame con la E maiuscola (e anche in grassetto, toh). Sì, il glucosio in effetti aiuta un bel po' :)

@lenny: Crepi, grazie mille! No, ma ci sarò sempre, magari meno logorroica ;)

@Alex: Vai, presa!

@eli: Crepiii, grazie! I fiori vanno forte, a quanto pare.

@dada: Grazie anche a te *.*

Fiordilatte ha detto...

AAAAAAAAHHHHHHH che periodaccio!!! per me la sessione estiva è in pratica iniziata... anche se son sincera, qui fa freddo e brutto ^__^ ovviamente io son contenta, può piovere fino al 10 luglio!possibilimente non nel weekend...

Ma parliamo di questa crostata, sarebbe da provare. Devo ancora decidere se la rosa mi piace o meno come sapore :) in giro ho visto tante ricettine interessantic proprio come la tua!

Buona serata!

tartina ha detto...

@Fiordilatte: Ahah Per me, invece, può piovere a dirotto fino al 14 luglio!

In realtà, ti confesso, a me non fa impazzire l'aroma della rosa :S
Non sono una flower-addicted come tutte le altre bloggare, però volevo provare :D

Fiordilatte ha detto...

infatti è un gusto strano. Quando a Parigi ho assaggiato un macaron alla rosa di Hermé ho leggermente storto il naso... era naureabondo :P
sono in arretrato con i tuoi post!adesso mi leggo tutto con calma ^__^

tartina ha detto...

@Fiordilatte: Concordo con te, a me non piace, ti dirò :| Ma dipende dai gusti!
Sììì, riaggiornati :D